Sabato le incombenze che sembravano dovermi impedire di correre si son risolte da sole. Avevo impostato la sveglia per arrivare puntuale alla partenza, ma la bimba ha deciso di anticiparla. Una volta sveglio e dopo aver riaddormentato la piccola, potevo dormicchiare per un’oretta e affrontare per una seconda volta la sveglia oppure uscire e fare qualche km prima della partenza, per “allungare” i 21 Km. Sono uscito.
Alle 8 del mattino, l’aria è carica d’umidità e quando entra nei polmoni a -3 gradi la si sente fino ai bronchi. Percorro 9 km ad una andatura modesta, per riscaldamento, poi parte la gara e mi accodo. Lo stimolo della corsa in gruppo si fa sentire. La temperatura, inoltre, si è alzata e le gambe cominciano a girare meglio. Cedo alla tentazione di attaccarmi ad un gruppo che va a 3’30”. Tanto per provare l’ebrezza di correre veramente forte. Sono ebbro ben presto e ritorno al mio ritmo di crocera, che oggi non scende sotto i 4’10/Km. Talvolta allungo per 200, 300 metri, ma il ritmo del mio personale della mezza non è alla mia altezza, oggi. Termino con quasi 30 Km in saccoccia, alla media complessiva di 4.29/Km, mentre la media dei 21 km di “gara” è stata di 4.12/Km. Sono piuttosto soddisfatto e ottimista riguardo il tempo-obbiettivo della Treviso Marathon 2010, cioè 3h15. Per ora non cambia anche se ci sono segnali positivi. E’ troppo presto, tra un mese si potrà ristimare.