L’organizzazione della corsa ha fatto il possibile per tirar fuori un percorso lungo tra strade trafficate, cave e discariche non percorribili e l’aeroporto militare. Il percorso originariamente doveva attraversalo, ma sopraggiunti impegni lavorativi hanno lasciato i cancelli chiusi. Il percorso di ripiego ha richiesto la chiusura di una provinciale solitamente molto trafficata per diversi km. Un piacere correre su quel rettilineo. Meno piacevole, invece, correre sui marciapiedi a fianco di auto sgasanti o (in un paio di occasioni) il passaggio di auto che non hanno rispettato lo stop della protezione civile. Discreto pacco gara, mentre i ristori lungo il percorso, alla partenza e alla fine sono consoni a quanto ci si poteva attendere.

Di Abro

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