Tuttosport ha pubblicato un’intera pagina al fatto che i recenti successi della squadra italiana dello sci alpino siano legati in qualche modo all’Aura Activator: una pastiglia metallica da posizionare in qualche parte del corpo. A questo punto hai già in mente una battuta riguardo il posto in cui infilarsele, ma in realtà viene commercializzata in solette da mettere nelle scarpe.
Sarà la laurea in fisica che mi ha reso miscredente ed insensibile al paranormale, ma quando sento parlare di riequilibrio del campo magnetico umano e “migliore distribuzione” dell'”energia positiva” l’argomento si cataloga da sé nella categoria delle “vaccate a scopo di lucro”. Sono a favore di tutto ciò che può provocare un effetto placebo, un metodo naturale e sano per stare meglio o migliorare le prestazioni, ma farsi pagare per questo non accondiscende la moralità di molti.
Per la verità, l’articolo di Tuttosport, dice che alcuni sciatori hanno preferito non usarla, altri sono soddisfatti. Evidente la volontà, con quel titolo, di sfruttare l’effetto Asterix, ovvero “c’è una pozione magica dietro ai grandi successi! e puoi averla anche tu! e guarda caso questa settimana è in promozione!”. L’articolo, invece, spegne i toni sensazionalisti, probabilmente l’autore non se l’è sentita di montare un caso.

Di Abro

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