E’ arrivato finalmente il giorno del test di Conconi. Il protocollo di esecuzione è lo stesso dell’altra volta, tranne che per la lunghezza degli intervalli, ridotti a 200 metri. Rispetto ad un mese fa ho corso in maniera più regolare ottenendo più dati validi. Solo un paio, su venti, sono stati scartati. Ho provato a considerare, separatamente, sia la frequenza cardiaca media, sia quella massima di ciascun intervallo, ricavando due misure sostanzialmente in accordo. Le buone sensazioni non erano campate in aria. La velocità di soglia è notevolmente più bassa. D’altra parte a soli 10 giorni dalla maratona non potevo pensare di aver completamente recuperato.
Considerando la frequenza cardiaca media in ciascun intervallo ottendo i seguenti valori:
Velocità di soglia: 16.6 Km/h
Passo di soglia: 3’37” /Km
Frequenza cardiaca di soglia: 170.8 bpm
mentre con la frequenza massima nell’intervallo:
Velocità di soglia: 16.5 Km/h
Passo di soglia: 3’39” /Km
Frequenza cardiaca di soglia: 172.4 bpm
Da questi dati si ricava che restare tra l’85% e l’88% della frequenza caridiaca significa viaggiare tra 4’26” e 4’42″/Km, … in una maratona pianeggiante. E’ quanto speravo.