Oggi è il giorno in cui prevedevo di tornare a correre dopo 3 settimane di astinenza (quasi astinenza, per la verità). Niente di particolare in programma, volevo solo “rompere il ghiaccio” con gli allenamenti.
I 30 gradi all’ombra hanno contribuito a far squagliare ghiaccio e anche le mie gambe. Partito baldanzoso con l’idea di fare 10 km a ritmo gara, mi son visto costretto a rallentare e ad accorciare la distanza di un paio di km. La sosta di 10 secondi per dare indicazioni stradali all’autista di un furgoncino che si era perso chissà come nella campagna mestrina è stata un sollievo. Non mi preoccupano questi tempi. Il caldo è davvero insistente. L’anno scorso iniziai il mese di agosto, dopo una pausa analoga con circa gli stessi tempi. Vista la condizione, perfino questi 8 km a questo ritmo credo siano allenanti.
In montagna non sono rimasto del tutto fermo. Le passeggiate con una zavorra di una 15ina di kg di figliolame sulle spalle mi hanno permesso di avere la gradevole sensazione di stanchezza muscolare. Sono riuscito ad uscire solo un mattino. 8 km abbondanti percorsi con una media turistica (5’45″/Km)dovuta alla quota, ai dislivelli accentuati e prolungati, al freddo (13 gradi) e soprattutto all’indolenzimento muscolare.
L’obiettivo del calo di peso è solo parzialmente riuscito: un misero kg lasciato per strada. Almeno per il mese di agosto vorrei continuare a controllare la mia alimentazione. E’ facile, però, cadere in tentazione, con le varie folate di vento che portano profumi di grigliate e/o fritture dalle sagre paesane. Vorrei uscire anche al mattino presto. Piscina o corsa non importa.