Le ultime analisi del sangue hanno confermato le sensazioni positive che intuivo. La pressione sanguigna (leggermente bassa fino all’inverno scorso) sembra essersi assestata a valori normali. L’emoglobina è tornata ad allontanarsi dal “pericoloso” minimo di 14 g/dL e l’ematocrito è vicino al 44%, nonostante avessi già fatto un po’ di km prima del 6 settembre (data del prelievo). Probabilmente l’assunzione di ferro dopo gli allenamenti più duri produce buoni effetti.
Ora posso disporre dei dati di un anno intero. Come era facile intuire nei periodi di riposo i valori di emoglobina ed ematocrito (le grandezze che più interessano la prestazione sportiva) aumentano, allontanandosi dalle condizioni tipiche di “anemia sportiva”. A gennaio in particolare, forse anche grazie al freddo, mi son rimesso in sesto per bene. Questo probabilmente ha aiutato l’avvio degli allenamenti. Nella prima parte dell’anno, infatti, facevo ottimi tempi, simili se non migliori di quelli attuali. La “minimi” stagionali li ho toccati ad ottobre scorso (dopo i carichi per la Maratona di Venezia) e ad aprile di quest’anno, un periodo parecchio stressante, pensandoci adesso, tra la fine della Maratona di Treviso e i carichi per quella di Trieste, con la primavera e i primi caldi che si facevano sentire. Questo è un altro motivo per considerare di tutto rispetto il tempo di Trieste.
Ho cercato di fare il possibile per tenere sotto controllo il peso, ma mi risulta parecchio difficile. I miei pasti sono condizionati dal fatto che pranzo in ufficio, in maniera veloce e poco appagante, così alla sera la fame è sempre tanta. Certamente mi sono asciugato, ho perso massa grassa, ma alla prova della bilancia riesco appena a tenere i 65Kg (IMC di circa 24!!). So di non aver la struttura fisica da maratoneta, però 10 anni fa pesavo 5 Kg di meno … Basterebbero questi a far abbassare di circa 8 minuti il mio tempo nella maratona.