Ho portato a casa un bel lungo da 34 km, faticando il giusto e necessario. La media è di 4’46″/Km, abbastanza costante. Dopo 22 km ho cominciato a sentire la fatica, dal 26esimo qualche difficoltà in più. Solo negli ultimi 2-4 km, forse per la voglia di finire mi son sentito più rinvigorito. Il lavoro svolto ieri si è fatto sentire eccome. La frequenza cardiaca è sempre rimasta molto bassa, tra 140 e 150 bpm, che corrisponde a 77%-82% della frequenza massima, 83%-89% della frequenza di soglia. Ben posizionata, quindi. Le gambe invece erano molto affaticate. Sembra che sia più allenate correre i lunghi con le gambe pesanti da lavori intens precedenti. Speriamo. Domani farei un medio da 10 km. Se mi sveglio presto vado in piscina. Niente bi-giornaliero, devo recuperare.

Fa piacere completare un allenamento fondamentale e accorgersi di averlo tarato a puntino seguendo l’istinto. Dall’inizio del 2011 troppe cose stanno andando per il verso giusto. Devo fare ancora uno starnuto o un colpo di tosse e i risultati migliori del previsto quasi ad ogni allenamento. In questi casi bisogna fare attenzione a:

1. Non demoralizzarmi quando arriverà la prima difficoltà. Dopo un periodo in cui tutto va bene una difficoltà sembra più pesante di quella che effetivamente è.

2. Non lusingarmi. Devo restare concentrato sugli obiettivi che l’allenamento indica. Non devo pensare che siccome negli allenamenti vedo meglio del previsto, posso mettere a piano un obiettivo migliore del previsto!!

3. Se la politica dei piccoli passi mi ha portato a buoni risultati, non ha senso cambiare per accelerare i tempi …

L’anno scorso i primi mesi dell’anno erano stati molto più difficoltosi. La causa probabilmente (me ne sto rendendo conto solo ora) era quella fastidiosa tosse e i leggeri, ma costanti, problemi respiratori che mi hanno infastidito per quasi un mese. L’inverno era stato più freddo.

La settimana prossima sarà probabilmente la più dura con il lungone da 38 km e una seduta di potenza aerobica 3×3 o 3x4km da fare prima. Poi una settimana di “scarico” con una sola seduta di potenza e tanti ritmo gara, una con test Conconi e Yasso, e poi ci siamo.

Di Abro

Un pensiero su “Penultimo lungo”
  1. Lo dici tu stesso ma dai tuoi racconti mi sembra proprio che la condizione sia ottimale, in questi casi l’unico pericolo, viste le sensazioni, è quello di forzare un po’ troppo negli ultimi allenamenti pre-maratona. Quindi attenzione allo scarico e poi dai tutto in gara, non dovresti aver problemi a migliorarti .

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