L’autunno è durato un giorno. Oggi è tornato il sole e un discreto caldo. Me ne dovrò fare na ragione. Per il 2 ottobre non è prevista una temperatura tanto minore di quella odierna. Almeno il cielo era pulito e l’aria fresca e abbastanza asciutta. Come previsto ho tenuto il passo di gara (4’15″/Km) per 15 Km. Ho fatto unpo’ fatica, le gambe erano pesanti per la tirata di ieri. Mi consola il fatto di aver tenuto a bada la frequenza cardiaca. Sono sempre rimasto sotto i 160 bpm. Confrontando questo allenamento (in verde nel grafico) con due uscite fatte prima della maratona di Treviso (in rosso e blu), entrambe di circa 7 Km e con una velocità media di poco superiore a quella odierna, si nota che la frequenza cardiaca è evidentemente inferiore.

Una frequenza cardiaca minore a parità di sforzo evidenzia una migliore efficienza di corsa. I Km corsi in quantità hanno prodotto una buona potenza lipidica, quindi. Nel confronto, anche i dettagli poco quantificabili giocano a mio favore: oggi c’era una temperatura più sfavorevole. Considerando che allora avevo un potenziale da 3h03′, ora mi sento spinto a puntare alle 3h. Giovedì, col test di Yasso, avrò qualche elemento in più per organizzare la mia tattica di gara.

Intanto l’adrenalina comincia a crescere. Comincio a pensare alla gara, a “visualizzare” le situazioni che vivrò fra 12 giorni.

Ho scoperto quasi per caso che uscita dopo uscita, oggi ho raggiunto i 1700 Km annuali …

Di Abro

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