L’uscita di oggi è stata molto positiva. Ho corso facile, mi sentivo più rilassato e meno stanco di ieri. Ho fatto qualche allungo: le gambe giravano. Lo scarico sta dando i suoi effetti. Ho acquistato un po’ di sicurezza nei miei mezzi. La condizione c’è. Se non c’è il clima, il percorso, la freschezza, ecc., se mancano le condizioni ottimali per fare un ottimo tempo, pazienza.
Forse questo senso di benessere deriva anche da una certa consapevolezza che si è fatta strada da ieri sera. La soddisfazione personale che inseguo (oltre al piacere di partecipare a queste manifestazioni) non è un numero su cui appicicare l’etichetta “PB”. La soddisfazione si dovrebbe cogliere nell’esplorare le potenzialità del proprio fisico, nel vederlo migliorare dopo molti allenamenti e nel veder finalizzare tutta la preparazione in una corsa intelligente e controllata. Già adesso devo essere soddisfatto da quanto fatto, indipendentemente da quello che succederà domenica.
Dopo mesi di allenamenti e scelte dolorose (il no a Venezia) è un peccato trovarsi di fronte all’autunno più caldo degli ultimi 20 anni. Sicuramente non è la condizione ottimale per correre. Però sarà una ottima esperienza. Mi metterà alla prova. In altre occasioni ho corso convinto di migliorarmi, sapendo di andare più forte di quanto non abbia mai fatto. Domenica, invece, no. So che sarà una corsa al risparmio, più dura di tutte le altre, forse anche di Trieste. Credo che con una condotta di gara di questo tipo, negli ultimi 10 km supererò molta gente in crisi. So anche che la caratura degli atleti sarà molto elevata per due motivi: perchè i podisti più lenti, i “podo-turisti”, sono attirati da Venezia, e Firenze o Berlino e New York, e anche perchè è valida come compionato regionale master.
In ogni caso sono pronto per una grande giornata.