Ho confrontato per curiosità le due mezze maratone corse quest’anno: Mirano (MI11) e San Martino (SM11), corse a 3 settimane di distanza. Riassumendo brevemente ho corso MI11 in 1h19’30” partendo forte, con qualche strappa e con vistoso calo nel finale, mentre SM11 è andata via in modo più regolare (1h20’23”), con una fase centrale leggermente prudente e partenza arrivo veloci. Da evidenziare che il percorso di MI11 era più breve di circa 300 m.
Come si vede dal grafico qui sotto, ho cominciato ad accumulare vantaggio nella gara di MI11 dalla partenza fino al Km 15, dopo di che è cominciato a scendere in maniera costante e netta (~10″ al Km). Il vantaggio ha toccato un massimo di 46″ per poi trasformarsi in un svantaggio di circa 18″ (dato stimato). Quindi un minuto perso in 6 Km!
Questa rapida analisi delle due gare evidenzia in maniera indiscutibile quanto sia importante avere coscienza del proprio ritmo gara e quanto possa influire una condotta di gara al limite delle proprie possibilità. A MI11 ricordo di aver fatto delle tirate per recuperare qualche atleta nella speranza potesse fammi schermo del vento.
Il confronto seguente (frequenza cardiaca e passo) evidenzia che lo sforzo “cardiaco” è stato pressochè identico. Solamente nel primo quarto di gara di SM11 (in rosso) la pulsazione è stato maggiore nonostante la velocità minore. Si può spiegare ipotizzando un riscaldamento meno efficace oltre ai residui di stanchezza dovuti alla maratona corsa due settimane prima.
SM11 è stata preparata meglio e condotta con più accortezza. E’ pur vero, comunque, che senza l’esperienza di MI11 sarei stato più spregiudicato comunque.