Ho cominciato ad allungare gli allenamenti. Mercoledì 13 Km di progressivo, giovedì 20 Km di lento. Oggi mal di schiena … diverso dal dolore che non mi faceva correre, ma ci devo prestare attenzione.
Ieri, avendo qualche ora a disposizione nel primo pomeriggio, volevo star fuori un paio di orette a godermi il tiepido sole e la bella giornata girando per il Bosco di Mestre. Per questo motivo ho anticipato e ridotto il pranzo (qualche biscotto e una banana alle 11). La prima mezz’ora è passata veloce, in compagnia di un compagno di squadra al ritmo di 5’/Km. Rimasto solo mi sono accorto di aver fame e di sentirmi debole. Pensavo fosse lo stimolo dell’ora di pranzo e ho sperato passasse in fretta. E invece la situazione peggiorava sempre di più: era una vera e propria crisi di fame.

Il terreno tapezzato di soffici e scricchiolanti foglie, la luce bassa che filtrava tra gli alberi del bosco quasi completamente spogli e il vento leggero che portava via il sudore creavano una atmosfera molto suggestiva. L’ideale per correre, avendo appena terminato la digestione di un bel panino. I crampi allo stomaco e il senso di debolezza non mi hanno permesso di godere appieno della splendida giornata.

In compenso, dal punto di vista atletico, ho beneficiato della deplezione zuccherina per svolgere un allenamento a secco di energia. Sono soddisfatto di aver retto un’ora in queste condizioni, arrivando a 20 Km. Tornato a casa ho mangiato come un indemoniato e oggi la bilancia me lo ha ricordato.

Di Abro

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