E’ andata anche l’ultima gara della stagione. E’ strano, non ho raggiunto per poco l’obiettivo che mi ero prefissato, eppure sono estremamente soddisfatto. La gara è stata difficile, il percorso non particolarmente veloce come prometteva, il vento fastidioso. Nonostante questo ho tenuto una passo di poco più veloce della mezza di Mirano. Il crono finale (1h20’23” effettivo) è più elevato, ma questo è dovuto al fatto che a Mirano il percorso era più breve di circa 300 metri. Non posso considerarlo come primato personale. Mentirei sapendo di mentire. Fatti i dovuti calcoli (approssimativi) ne deduco che il tempo di Mirano dovrebbe essere stato di poco più di un minuto più elevato, quindi tra 10 e 20 secondi maggiore del tempo odierno. Quel che più mi appaga, però è la condotta di gara. Ero sempre al limite, ma non ho mai ceduto, neanche nel finale. La condizione è migliorata grazie all’unica settimana di carico tra le due mezze maratona. Ecco com’è andata.
Alla sveglia c’è vento e pioggia. Avrei preferito il contrario. Il vento da NE (frecce nere in figura) che rende durissimi 2-3 Km su un paio di rettilinei dopo il 15esimo. Stessa storia è successa negli ultimi 2 anni. Ero solo su quei rettilinei e ho patito parecchio. Dopo una lunga attesa il pulman mi porta alla partenza. Ho il tempo per cambiermi con calma, bere, fare due chiacchere. Inizio il riscaldamento e dopo un po incontro Stefano Zancan che vuol fare una mezza tirata in vista dell’obiettivo grosso dell’autunno. La maratona di Firenze. Mentre faccio dello stretching vedo che un po’ di gente si affolla lungo la linea di partenza. Mancano 15 minuti, non è possibile! Preferisco fare qualche allungo e quando mancano 5 minuti mi avvicino alla partenza assieme ai compagni di squadra.
Il proposito di partire avanti è tristemente fallito. D’altra parte sarebbe stato molto sfavorevole stare 15 minuti fermo alla partenza per poi partire a 3’40″/Km … I primi 3 Km se ne vanno alla media di 3’45″/Km. Mi sono protetto dal vento facendomi scudo di vari atleti durante la rimonta. Il quarto Km in leggera discesa è il più veloce: 3’41/Km. Poi inizia lo sterrato, un tratto più breve del vecchio percorso, ma con superfice peggiore. Torno sull’asfalto, prendo fiato dietro a qualche atleta, ma vanno troppo piano, perdo 5 secondi sulla media in 2 Km. Decido di passarli dopo una curva, quando il vento è alle spalle. Un paio di Km a 3’45” mi permette di agganciare un paio di atleti. Mi sembra che corrano più per la classifica che per il tempo, perchè ancora una volta, dopo averli raggiunti rallentano. Come prima, dopo aver girato la curva faccio un 3’45″/Km, i compagni di gruppo si staccano e vado a riprendere Casonato dei Marciatori Castellani, un atleta abbastanza alto da farmi da scudo nel lungo rettilineo contro vento. Anche lui rallenta, però e sembra voler chiedere un cambio. Da dietro il gruppetto che avevo lasciato rimonta. Chi precede è troppo lontano, le folate del vento sono fastidiose, decido di non forzare. Chiudiamo il 15esimo con il mio parziale peggiore: 3’54″/Km. Al rifornimento si rallenta ancora e allora parto e dietro si staccano tutti tranne Casonato. Sento i sui passi a 20-30 metri. Non me ne curo, più di tanto, corro per il tempo. Il Km successivo viene coperto in 3’44”, poi 3 lunghi Km a 3’47″/Km da solo. Il vento è di traverso, non da fastidio. Lontano, a più di cento metri un nugolo di atleti protegge Michela Zanatta, seconda delle donne. Mi sembrano troppo lontani, al massimo potrei recuperarli in prossimità del traguardo. Al ventesimo Casonato mi prende, recupero un po, ma la velocità si abbassa e quindi mi rimetto davanti. Entrati in Paese sparo tutto, mi avvantaggio ancora di qualche metro. Il Km 21 passa in 3’42″/Km! Muscolarmente stavo bene, ero in forma, meglio che a Mirano. Gli ultimi 200 metri sono al passo di 3’30″/Km. Nonostante ciò sull’arrivo mi rimonta e supera Casonato. Il gruppo con Michela Zanatta arriva con 5″ di vantaggio. Ho fatto una buona rimonta, ma sarebbe stato difficile raggiungerla. Saluto i compagni dell’ultimo gruppetto. Guardo il garmin e vedo 1h20′. L’1h19′ di Mirano è falso. Oggi sono andato più forte. Questo è il mio personale. Sono contento. 31esimo assoluto e sesto di categoria. Il muro degli 80′ non l’ho ancora superato, sarà di stimolo per il prossimo anno.
Come al solito provo a capire dove potevo migliorare la prestazione. Sicuramente partendo davanti potevo stare con un gruppetto, invece di rimontare allo scoperto. Considerando i 13″ di differenza tra real time e tempo effettivo, il gruppetto della Zanatta era alla mia portata, ma forse potevo sperare in qualcosa di più con una corsa più regolare e più coperta. Potevo abbattere il limite degli 80′ e piazzarmi attorno alla 25esima posizione. La posizione di categoria non sarebbe cambiata. Credo di poter dire di aver espresso bene la mia potenziaolità.
Correre in rimonta da molto morale. E’ molto appagante anche riuscire a correre oltre un’ora con le gambe che girano al massimo, sembra di essere sempre al limite.
Un Signor tempo, complimenti sinceri. Ma come fai ad essere così sicuro che la mezza di Mirano fosse più corta ? Spesso i gps non sono precisi al 100% …
Grazie.
Riguardo a Mirano, il mio GPS misurava 20.96 Km. Un po’ tutti hanno fatto il loro personale o quasi compreso il mio collega che ha vinto in 1h07′. In genere il Garmin misura sempre un po’ di più del percorso dichiarato per vari motivi, tra i quali il fatto che non si segue la via più breve durante la corsa. Considerando poi che l’organizzazione non dava per niente fiducia, ci sono validi sospetti …
anch’io ho un record su una mezza taroccata. All’arrivo io e i miei compagni avevamo capito che eravamo andati troppo forte ma io preferivo non crederci, era un periodo che ogni gara miglioravo. Mi sono convinto definitivamente quando non ho più avvicinato quel tempo nei 3 anni successivi.