Giorgio Calcaterra racconta il suo terzo mondiale, corso in crisi dal 70 Km in poi. A me fa troppo morire il fatto che non nomini mai Di Cecco, ma dice: “Con me c’era uno spagnolo e un italiano” … eppure conosce benissimo Alberico, che dopo la squalifica per doping si è dato alle ultramaratone. Non sopporta il fatto che non abbia mai ammesso le sue colpe e che si presenti a questa sua seconda parte di carriera senza l’umiltà di chi è già stato scoperto ad imbrogliare.