Anna Incerti e il suo coach Tommaso Tiscali commentano nel suo blog ufficiale la notizia della squalifica per doping della russa che la precedette all’europeo di maratona del 2010 e la conseguente nomina a campionessa d’Europa.
Come dicevo ieri, seppure il fattore economico sia importante per chi dedica la vita ad uno sport non certamente ricco, quello che più fa male ad un atleta è non aver potuto alzare le mani davanti ad uno striscione e salire il podio con l’inno di Mameli.
Questa “vittoria due anni dopo” non farà notizia, mentre la poteva fare durante l’europeo e poteva cambiare il bilancio della Fidal, la programmazione e la sponsorizzazione dell’atleta.
Dare una seconda possibilità a chi ha sbagliato è giusto, ma ci vuole un meccanismo che renda meno appetibile barare e arraffare premi fin che si viene scoperti, poi scontare la squalifica e ripartire con lo stesso sistema.
In molti suggeriscono multe e/o rimborso delle spese dei controlli e dei premi vinti. Immagino che spesso sia difficile farsi ridare i soldi, però almeno subordinare questa condizione al ritorno all’attività agonistica.