Con molta fatica ho sistemato un altro bel mattoncino nelle fondamenta per la preparazione della maratona di Venezia. Dopo 56 km in due giorni, stamattina avevo le gambe davvero molto pesanti e dolenti. Mi sono svegliato tardi, la sveglia “biologica” ha fatto cilecca, forse per la stanchezza. Con oltre 40 minuti di ritardo sono partito per l’allenamento mattutino e ho fatto quello che potevo per non arrivare tardi al lavoro: 8 km a 4’22″/Km. Già pensavo che non sarei riuscito nel proposito percorrere 20 km al giorno fino a giovedì. Ed invece il clima mi ha dato un piccolo aiutino. La temperatura oscilla attorno ai 31°C, ma l’umidità si è abbassata al 35% circa, rispetto ad oltre 50% di ieri. Inoltre da nord est spira un venticello che asciuga il sudore sulla faccia e da’ sollievo alle tempie bollenti. Era estremamente piacevole correre col vento in faccia, mentre quando è a favore si percepiva molto di più il caldo. Alle mie gambe non sembrava vero. Dopo il primo km alla solita andatura da “inizio lento” mi veniva naturale stare con facilità sotto i 4’10″/Km. Ho fatto 8 km a 4’07/Km in modo molto costante, tranne il km col cavalcavia. Temevo di cedere ad un certo punto, come avvenne la scorsa settimana. Allora però venivo da 10 giorni di riposo e non ero acclimatato, oggi invece, ho ripreso confidenza con la corsa e il caldo. Dopo i 10 Km di medio ho tenuto duro per un altro paio di km per arrivare a 20 Km giornalieri che mi ero proposto ad inizio settimana.

E’ molto importante darsi obiettivi a breve scadenza, per quanto di poco valore essi siano. Pensare che alla maratona mancano due mesi e mezzo non mi da nessuno stimolo per percorre qualche km in più. Invece il solo sfizio di vedere 4 giornate di fila con più di 20 km ciascuna è un buon motivo per non fermarmi.

Di Abro

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