Qualcosa si sta muovendo nel panorama delle maratone venete. L’ultime grossa novità è stata la nuova Maratona di Sant’antonio diventua interamente padovana e la scissione della Maratona di Vedelago che ha cercato supporto nei comuni limitrofi per dare vita alla Maratona della Castellana. La prima ha ribadito il successo degli ultimi dieci anni, mentre la storica e tradizionale Maratona di Vedelago non ha riscontrato i favori della massa di podisti, per vari motivi.
Il nuovo assetto riguarda altre due province venete: Vicenza e Treviso. A Vicenza non s’è mai corsa una maratona, nonostante la lunga tradizine di atleti. Negli ultimi tempi in tutta la provincia le manifestazioni podistiche hanno avuto molto successo, tanto che si è parlato dell’argine del brenta come scenario per i mondiali di cross, per culminare col migliaio di presenze alla recente Corrivicenza. La provincia del Palladio si presta sia per orografia che per interesse turistico culturale ad ospitare un evento sportivo di massa. Non resta che attendere una iniziativa da parte della associazione degli industriali, come già avvenuto per Treviso, Padova o una proposta diretta da parte di un gruppo sportivo, come accadde per Venezia e recentemente Verona.
Molto interessante anche il futuro della Maratona di Treviso. La comunicazione apparsa sul sito e inviata agli iscritti della newsletter è stata molto opportuna. E’ molto lodevole il fatto che gli organizzatori annuncino fin da subito le prospettive che hanno di fronte e i cambiamenti dell’asset organizzativo. Ci son due grosse novità: il cambio del percorso e la nascita di una 100 km. Questo a fronte di due obiettivi divergenti e non conciliabili: lanciare l’evento sportivo con un percorso veloce e rinsaldare il legame con la pedemontana della sinistra piave (Vittorio Veneto e Conegliano, sede dell’organizzazione), attraverso la valorizzazione del ricordo degli eventi bellici.
Per quest’ultimo scopo sembra sia pensata la nascita della 100 km, che dovrebbe transitare anche per percorsi montani della grande guerra. Questo evento lascerebbe libera la maratona di staccarsi dalla partenza di Vittorio Veneto e avvicinare la partenza a Treviso, permettendo così anche la concomitanza con una gara di mezza maratona sullo stesso percorso, che porterebbe come minimo un altro migliaio di iscritti.
La 100 km dovrebbe partire nel 2018, centenario della fine della Grande Guerra. A Vittorio Veneto già da qualche anno a settembre si corre l’Antico Troi dei Cimbri, trail di 80, 55 o 22 km. A destra piave, sempre in territorio trevigiano si corre la 100 km di Asolo, che sale e scende dal Monte Grappa, cima simbolo della guerra del 15-18. Insomma, non si parte da zero.
La 100 km dovrebbe esaurire le aspirazioni rievocative degli eventi che hanno consegnato alla storia questo territorio, lasciando libera la maratona di esaltare maggiormente le sue aspirazioni sportive. Se il periodo non dovrebbe subire grosse modifiche (sempre marzo), già dal prossimo anno il percorso potrebbe cambiare. Dopo 10 anni di partenza da Vittorio Veneto e 140 metri di dislivello negativo tra partenza e arrivo che impediscono l’omologazione ufficiale dei tempi è ora di cambiare. La partenza dovrebbe essere proprio a Treviso, evitando così il costoso servizio di trasporto atleti e indumenti. A meno che una inaspettata partnership con Vedelago non permetta una partenza nella piccola cittadina a 20 km dal capoluogo di provincia. Questa distanza permetterebbe di rendere il percorso omologabile e avrebbe numerosi vantagggi:
– sede di partenza già sperimentata con successo con numeri elevatissimi di partecipanti
– disponibilità di ampie vie di comunicazioni che anche in occasioni di manifestazioni podistiche meno importanti vengono chiuse al traffico senz creare grosse difficoltà.
– permetterebbe la sopravvivenza della storica Maratona di Vedelago, che già ha visto 25 edizioni
– permetterebbe di unire due efficenti gruppi organizzativi: quello della Treviso Marathon e quello del Gruppo Atletica Vedelago
Purtroppo questo è solo un auspicio. Penso sia quasi impossibile che Vedelago giri la testa a sinistra, dopo essere stato per anni rivolto verso Castelfranco e Padova.
Un percorso veloce, la concomitanza con la mezza maratona e magari una maratona a staffetta oltre che ai roller porterebbe ad una folta partecipazione. Per la “qualità sportiva” della manifestazione sarà necessario tornare ad ingaggiare top runner almeno da 2h10′. Nel 2013 Boudalia ha vinto con 2h20′. Un tempo che in alcune edizioni non gli avrebbe permesso di entrare nei primi 10. Da gara di livello internazionale è diventata di interesse locale.
Sono molto interessato nel vedere gli sviluppi di questa manifestazione che ormai è diventata tradizionale.