Oggi ho ripreso a correre dopo 25 giorni. L’astinenza non è stato così tragica come quando era dovuta all’infortunio. D’altra parte non sono rimasto tanto a riposo. Ho camminato molto, sia in pianura che in montagna, spesso con la bimba di 2 anni e mezzo portata a spalle nell’apposito zaino. Se questo tipo di allenamento non è specifico per la corsa, almeno mi ha permesso di non prendere peso.

Non mi sono limitato nell’assaggio delle specialità dei luoghi che ho visitato. Ho cercato solamente di avere l’accortezza di controllare i pasti in cui non valeva la pena esagerare. Per esempio non mi sono tirato indietro con la Tiella pugliese quando c’era l’opportunità, oppure con la pizza a Lecce (forse la migliore che abbia mai mangiato, ci siamo tornati alla sera successiva) o con la torta di grano saraceno di cui vado pazzo.

Nei numerosi “pranzi al sacco”, invece, ho quasi sempre mangiato frutta evitando il classico pane e prosciutto. Nei pranzi in appartamento ho preferito proteine a carboidrati, ecc. Questi accorgimenti sono stati sufficenti per evitare la “deriva lipidica” …

Ora si ricomincia mancano 12 settimane alla Maratona di Venezia. Da settembre una bimba comincerà la scuola, sarò io ad accompagnarla e quindi non avrò più disponibilità per l’allenamento mattutino. Dovrò ricavare del tempo alla sera, almeno due volte alla settimana.

Ci sono cambiamenti anche per l’allenamento di pausa pranzo. Da qualche mese la nostra squadra ha la possibilità di sfruttare degli spogliatoi con doccia sul luogo di lavoro. Questo mi fa risparmiare 20′ di spostamento in auto verso la piscina/palestra che solitamente uso. Mi fa risparmiare anche 40 euro al mese, che sebbene non influisca nel rendimento atletico, ha comunque il suo peso … Gli aspetti negativi della nuova logistica riguardano i percorsi in cui allenarmi. Con il nuovo punto di partenza le strade disponibili sono abbastanza limitate e chiuse tra vie molto trafficate e torrenti “non guadabili”. Dopo qualche giro esplorativo in giugno e luglio credo di aver battezzato un percorso utilizzabile. Con questo percorso dovrò evitare ripetute nei primi e ultimi 3 km, a causa di un tratto sterrato ghiaioso che sballerebbe i riferimenti. Lo scenario è quello del centro una cittadina e non più di aperta campagna, quindi dovrò stare più attendo ad auto, pedoni, bicilette, ecc. Non potro disporre neanche di 100 metri in salita e questo è un dramma.

Un altro cambiamento riguarda la modalità in cui mi alleno. Niente di stravolgente ma un ponto di vista leggermente diverso. Fino ad ora mi basavo sui programmi di Pizzolato. Ho letto il libro e frequento con assuidità il suo forum e i sui documenti. Ho trovato molto interessante la lettura di “The Science of Running: How to find your limit and train to maximize your performance” di Steve Magness. Ha un punto di vista scientifico e non emotivo. Molto spesso non fornisce risposte (perchè LA risposta non c’è quasi mai) ma espone la problematica e fornisce gli strumenti per trovare le soluzioni più adatte per il singolo atleta. Per capirsi, se vi piace Albanesi, non leggetelo.

Non mi baserò più sul test conconi, VO2max, percentuali della frequenza massima, ma solo sul passo. Lavorerò contemporaneamenti sugli estremi per poi convergere alla velocità di maratona. In pratica farò le ripetute brevi per incrementare la velocità nello stesso periodo iniziale della corsa lenta. Mi impegnerò a fare le ripetute medio lungo al passo effettivamente utile e non “al massimo”. L’allenamento dovrà essere funzionale e non prestazioneale. Grazie alla lettura di questo libro credo di avere più consapevolezza sull’effettiva utilità dei singoli allenamenti. Almeno lo spero.

Se avrò il tempo ne parlerò in dettaglio, giustificando i motivi per cui consiglio di leggerlo.

Dimenticavo … stamattina ho fatto 7 Km a 4’33″7Km, a pranzo altri 12 Km a 4’34″/Km con molta fatica nel finale (c’erano 27°C). La condizione è quella che mi aspettavo, nessuna brutta sorpresa.

Di Abro

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