Molto interessante questo articolo su Atleticalive che riprende un articolo della Gazzetta dello Sport. Riguarda il problema degli sport minori, in cui il ritorno economico non é sufficente per garantire uno stipendio dignitoso agli atleti, oltre che una prospettiva futura dignitosa. Interessa soprattutto quegli atleti che primeggiano in Italia, si qualificano per campionati mondiali ed olimpiadi, vanno sui giornali una volta all’anno e poi sono dimenticati.
Al momento in Italia ci sono pochi casi in cui uno sponsor che comprende il talento. A me viene in mente solo Ruggero Pertile e i Supermercati Alì. In tutti gli altri casi, l’unica possibilità per fare l’atleta professionista ed essere sicuro di avere un futuro dignitoso é fare carriera militare. La strategia che hanno trovato in Francia é incentivare fiscalmente le aziende che assumeranno part-time un atleata con prospettive di lungo termine. Lo stato fa da tramite per la ricerca della occupazione e per il rispetto da etrambe le parti degli accordi riguardo retribuzione e permessi per motivi sportivi. Ovviamente l’atleta dovrà avere e garantire risultati di vertice a livello nazionale.