La preparazione alla Corritreviso é stato un bell’esperimento. Ci ho messo molta cura non tanto nel seguire con precisione ciò che prevedeva il programma che avevo stilato, quanto nel tracciare con misure periodiche le variazioni del mio stato di forma in funzione degli allenamenti svolti.

L’arrivo dell’estate, soprattutto l’ondata di caldo improvvisa dei primi di giugno, ha inficiato notevolmente il corretto svolgimento della preparazione. Risultava particolarmente difficile, infatti, correre ad andature prossime alla velocità di soglia. Una settimana in particolare é stata piuttosto critica. Per fortuna, però, non ci sono stati altri eventi particolari che hanno segnato negativamente la preparazione (malattie, infortuni, ecc.).

La grandezza più intressante da monitorare in relazione al tipo di gara obiettivo é stata la velocità di soglia. La rilevazione della velocità di soglia é stata fatta sempre tramite il test di Conconi in pista, con protocollo standard sempre molto simile. L’ho misurata ben 6 volte in queste 10 settimane. Partivo da un valore molto basso, dovuto al mese di scarico successivo alla maratona di Treviso e Maratonina di Vittorio Veneto, nel mese di Marzo.
Questa la serie di misure:

MisureConconi
Il grafico più significativo che posso estrarre da queste misure é il seguente:

allenamenti e Conconi
I punti blu rappresentano le velocità di soglia rilevate. Si nota l’andamento crescente che tende alla velocità di 17.5 Km/h. L’ultima misura é stata effettuata dopo un periodo di scarico pochi giorni prima della gara. Il netto miglioramento rispetto alla settimana precedente é dovuto essenzialmente al ritrovato benessere dei giorni pregara. Tra questi punti ho inserito delle bolle di varia dimensione di colore rosso. Questi sono gli allenamenti che avevano l’obiettivo primario di aumentare la velocità di soglia, cioé svolti a velocità prossima alla stessa (cioé tra 3’30” e 3’20″/Km). Ciascuna ripetizione poteva variare tra 1 e 5 Km. Più grande é la bolla e maggiore é il numero di km totali percorsi a queste velocità. Durante il primo terzo di preparazione non ci sono allenamenti di questo tipo, perchè  non potevo affrontarli. In questa prima fase ho svolto gli allenamenti che mi dovevano mettere in condizione di correre a velocità di gara. Durante questo primo periodo la velocità di soglia é salita lo stesso, ma questo é un effetto secondario di allenamenti finalizzati ad altri scopi.

In seguito il numero di km é aumentato (le bolle si sono ingrandite). Ne erano previsti di più ma con quel caldo non riuscivo a tenere andature prossime alla soglia.

La crescita della velocità di soglia é abbastanza ideale. Una situazione ideale degli allenamenti, invece prevederebbe che le bolle rosse fossero di dimensione crescente e sempre un po’ sopra alla velocità di soglia. Dovrebbe essere stato più o meno così:

allenamenti e Conconi ideale

Per quanto riguarda il carico di lavoro, direi che ha seguito abbastanza la distribuzione attesa:

allenamenti

Ho più volte ricordato la malefica settimana -4, ma a parte quella, la cosa più importante é l’andamento crescente con regolarità delle barre rosse (velocità specifica). Non ho patito quasi per niente le salite e le discese del tracciato. Penso che questo sia merito delle numerose ripetute sul cavalcavia di 200 metri: ben 4 serie in 6 settimane da 22, 24, 20, 16 ripetute. Non é stata una intuizione geniale, devo ammetterlo. Se devo prendermi il merito di qualcosa, penso di aver azzeccato la “posologia” (numero di allenamenti e distanza dalla gara).

Una gara di 10 km dovrebbe essere corsa alla velocità di soglia. Il mio ritmo medio é stato di 5-6″/Km superiore a tale velocità. A mio parere questa differenza é giustificabile dalle caratteristiche del percorso (pavè, saliscendi, curve strette). L’avvio troppo veloce potrebbe avermi penalizzato di circa 10″ in totale. Questa esperienza, quindi, mi potrà essere utile in futuro sia per pianificare la preparazione su questa distanza che per impostare il ritmo di gara.

Di admin

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