E’ stata una settimana importante. Sono arrivato a 12 giorni consecutivi in cui ho corso e un bel lungo lunedì, in cui per la prima volta ho corso per 40 km in allenamento (ovviamente senza rifornimenti). I km sono saliti a 118. Continuerò ad aumentare per altre due settimane. Mi sembra che tutto proceda per bene. Resto molto fiducioso.
Lunedì: Recupero il lungo che era in programma la settimana scorsa. Parto poco dopo le 12 e tanto per far passare il primo quarto d’ora senza pensieri faccio i primi km con i compagni di squadra verso il centro cittadino. Non mi va, però, di passare un paio di ore girando come un criceto in queste stradine in cui corro tutti giorni. Dopo i primi 11 km, quindi, torno indietro, porto pazienza per 5 minuti correndo sul marciapiede a fianco di una statale molto trafficata, ed infine, attraverso stradine più tranquille raggiungo il Bosco di Mestre. Mi propongo di fare i primi 25 km a ritmo lento. La media é stata di 4’05″/Km. La frequenza cardiaca inchiodata tra 148 e 150. Mi sentivo un po’ stanco, d’altronde ho corso anche sabato e domenica, però dopo due giorni di corse lente non ero particolarmente affaticato. Ho avuto uno strano senso di debolezza attorno al km 25, proprio quando era ora di cambiare ritmo, ma é passato presto. Non so spiegarmi cosa sia successo.
Arrivato al laghetto mi appare un bellissimo airone. Si spaventa e cambia sponda. Apre le ali e plana un po’ più avanti, lento e regale. Correndo mi avvicino e lui resta immobile. Non é la prima volta che li vedo, ma non te lo aspetti é sempre una splendida visione.
Non ce la faccio a cambiare passo con decisione. Mi assesto a 3’55″/Km di media e la tengo per 11 Km. Speravo in una velocità maggiore, almeno per qualche km ma non ce la faccio proprio. Calo gli ultimi 4 km. Alla fine porto a casa 40 km al passo medio di 4’03″/Km. Una volta sola avevo fatto 40 km in allenamento, camminando, però, per un tratto.
Al pomeriggio ho il primo appuntamento con la terapia per il mio problema al gluteo. Mi viene fatto un trattamento molto doloroso ai muscoli rotatori della coscia e in seguito un trattamento di agopuntura alla zona lombare e al gluteo.
Martedì: ho un’ora buca al mattino e ci infilo i primi 10 km di corsa lenta della giornata. La stanchezza non mi permette di tenere alta la velocità e patisco un po’ di freddo. All’ora di pranzo faccio altri 16 km di corsa lenta, con una media un po’ più elevata (4’04″/Km). Sono ancora stanco e sento il fastidio alla zona trattata ieri.
Mercoledì: Ero in dubbio se fare oggi i 20 km di corsa media a ritmo gara o spostarli a domani. Mi sembra di stare discretamente bene, quindi, dopo i primi due di riscaldamento faccio una mezza maratona in 1h18’16”, passo molto costante con media 3’42″/Km. Frequenza cardiaca molto bassa (circa 160 bpm), forse anche per la stanchezza. Sono soddisfatto.
Giovedì: faccio un richiamo alla velocità con 10 ripetute da 200 metri in pista. Non uso le scarpe leggere perché ho un accenno del dolore tipico della fascite plantare. Meglio non rischiare. Con questo tipo di allenamento di solito si fa vivo il mio problema al gluteo. Oggi invece corro molto sciolto, come se mi fossi liberato da un laccio. La velocità é molto buona, i tempi medi sui 200 metri sono di 34.6″ (2’53″/Km). Vediamo nei prossimi giorni se ritornerà il solito dolore o se il trattamento di lunedì avrà avuto effetto.
Venerdì: oggi richiamo di supporto anaerobico. Faccio un 2×4 Km al passo medio di 3’28″/Km. La velocità sviluppata ieri mi ripresenta il dolore al gluteo, forse in forma un po’ più lieve. Quindi non é sparito come per magia, anche se notevolmente diminuito.