Ho sempre patito l’estate. Per me é un periodo da “attraversare”, limitando i danni. Il clima spesso mi impedisce di eseguire gli allenamenti cui sono abituato. D’altra parte il sole sorge presto e il mattino é l’unico momento della giornata in cui sto bene all’aria aperta. Sia chiaro, non odio l’estate! Ci sono un sacco di motivi che pareggiano o battono il fastidio del appiciccaticcio continuo e del senso di soffocamento dell’umidità.

Spesso approfitto di questo maggiore tempo a disposizione per attività cui durante l’anno non avevo modo di dedicarmi. Due anni fa ho sviluppato la velocità di base, che mi ha dato grosse soddisfazioni alla Corritreviso (10 km), ma mi ha condizionato negativamente a lungo nelle maratone successive. L’anno scorso ho affrontato un lungo periodo di ricondizionamento aerobico di base. A maggio, giugno e in parte luglio ho corso quasi esclusivamente corsa lenta, un sacco di km. I risultati (sorprendenti!) si sono visti nella maratona autunnale. Quando il caldo era eccessivo nell’ora di pausa pranzo eseguivo esercizi di pliometria, balzi e stretching all’ombra. Questo mi permetteva di non perdere elasticità e mantenere una buona tecnica di corsa nonostate tutta quella corsa lenta.

Quest’anno volevo ripuntare il mio obiettivo sulla Corritreviso. E’ un obiettivo con riserva. Sto ancora eseguendo degli approfondimenti medici che interferiscono con gli allenamenti. In particolare sto attendendo l’appuntamento per un elettrocardiogramma dinamico (il così detto Holter) che durerà una settimana. Sarà un calvario, lo so … soprattutto con questo caldo. Anche se capitasse prima del fine settimana del 23 giugno, in ogni caso dovrei smettere di correre per 7 giorni, quindi so già che non affronterò la Corritreviso al top. Però mi piacerebbe almeno correre e assaporare il gusto della gara in un bel percorso cittadino.

Da un paio di settimane ho cominciato il “programmino” per velocizzarmi. Ho svolto una ottima sessione di 12x400m in pista, a velocità per me molto buone e una altrettanto ottima sessione di 6×1000 in strada al ritmo gara che alle 7 di mattino raramente riesco a raggiungere. Questa settimana il caldo mi ha bloccato le gambe. Ho fatto una sola sessione veloce, in pista: 10x400m. Tutto il resto é … corsa lenta, che non é per niente noia 😉 soprattutto al mattino presto. Il bel servizio di Relive.cc che da poco é disponibile anche per la corsa fa apprezzare da un punto di vista aereo i soliti percorsi. Gli allenamenti in pista invece possono essere sfruttati per delle sessioni di ipnosi.

Dal punto di vista “medico” ho ancora poche certezze. A breve farò una seconda risonanza magnetica per avere conferma della lesione ischemica. L’Holter prolungato e il Bubble Test mi daranno indicazioni molto approfondite su eventuali aritmie cardiache o forame ovale pervio che  i primi esami avevano escluso. Altrimenti l’unica spiegazione per questo piccolo ictus ischemico rimarrebbe la disidratazione da infezione intestinale.

 

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