Questa é la “settimana veloce” della preparazione, che inizia con un test in estensione di un ottimistico ritmo mezza e finisce con un test sui 10 km. Per questo motivo avevo intenzione di contenere il chilometraggio al di sotto del volume delle settimane precedenti.
Lunedì: al mattino faccio un po’ di corsa lenta ed esercizi. A pranzo ho in programma un 7×2 Km. Faccio le prime 3 ripetute al passo ottimistico che mi ero scritto nel programma, poi però mi rendo conto che é insostenibile e rimodulo le altre 4. Era importante portare a casa il volume totale di 14 km al ritmo da mezza maratona. Quindi 7×2 Km al passo medio 3’40″/Km. L’afa mi ha sfiancato ma sono contento di non aver mollato e di aver recuperato la grossa crisi dopo la terza. Lo sforzo e l’afa mi provocheranno per tutto il resto della giornata dolori addominali. Salto il pranzo, non ho fame.
Martedì: esco a pranzo sotto il diluvio per un lento. Vorrei fare 16 km, si corre bene al fresco e la gamba é veloce. Però quando sento tuoni e lampi preferisco limitarmi agli 11Km alla media di 4’22″/Km.
Mercoledì: oggi spettava l’accumulo chilometrico , che volevo fare in leggera progressione. Dopo i 16 Km a 4’33″/Km del mattino opto per il test di Conconi. In fondo é pur sempre un progressivo …
Tutti i dettagli (anche troppi) sono qui.
Giovedì: secondo giorno facile, in attesa della temuta tirata di domani. Quando mi propongo di fare un buon numero di km “facili”, senza spingere troppo, va sempre a finire che un po’ mi trovo in difficoltà. Mi immagino che correre un lento per 60-70 minuti non comporti sforzi, invece alla fine si fa sempre fatica. Forse dipedne anche dal fatto che parto mentalmente scarico e poco motivato perchè manca un obiettivo agonistico. Il lato positivo di queste giornate é che mi sento meno stressato. Tirando le somme, corro all’ora di pranzo per 16 Km al passo medio di 4’23″/Km.
Venerdì: é arrivato il giorno tanto temuto della mia “gara privata” contro il tempo. Punto a tenere una media di 3’40″/Km. Mi sentio riposato e con la gamba veloce e leggera. Eppure fatico a fare velocità. Mi sento ancora ingolfato. C’è molto vento e alla partenza ho freddo. Decido per le maniche lunghe, Dopo 6-7 Km uscirà il sole e patirò molto il caldo. Riesco a tenere bene il ritmo prefissato, poi poco prima della fine del km 7 faccio ua curva e sbatto contro un muro di vento. Resto contro vento per diverse continaia di metri e quando scocca il km 8 vedo che sono stato più lento di 10″ rispetto agli altri 7 km. Ho un attimo di scoraggiamento e allora quasi senza rendermene conto mollo.
Niente di grave, perchè quest’anno l’indicazione é di non spremermi per la velocità. Però mi dispiace non avere un tempo su una distanza “ufficiale”. Sono però soddisfatto degli 8 km al passo medio di 3’39″/Km.
Ho mantenuto un cadenza di 186 ppm. Durante i 10 Km di corsa veloce dello scorso 22 settembre 2016 (passo medio 3’42″/Km) la cadenza fu di 178,2 ppm. Quindi circa 8 passi al minuto in più per una velcoità media molto simile. Questo dato conferma l’analisi del test di Conconi di mercoledì.
Sembra che quest’anno non avrò più la possibilità di correre al mattino almeno fino a giugno. Sarò io ad occuparmi di accompagnare le mie figlie a scuola. Ha i suoi lati positivi, non ultimo quello che potrò dormire 8 ore quasi ogni sera. Il punto negativo é che sarà quasi impossibile tenere la media dei 100 Km/settimana se non mi invento qualcosa.
Questa settimana mi riserva una buona notizia: non ci dovrebbero essere impedimenti a correre la maratona di Venezia (e magari anche La Mezza di Treviso). Dovrò attendere il fine anno per sottopormi ad una piccola operazione che dovrebbe mettermi al sicura da eventuali ulteriori episodi di ictus. Quindi avanti a tutta e per qualche settimana “nothing else matters”.