Mi aspettava una settimana tosta, con due allenamenti “lunghi” in cui volevo condensare molti km, alternati a due giorni tranquilli per rispettare l’impegno di fare massimo 100 km settimanali. Sono molto distante dalla settimana -7 della scorsa Venicemarathon quando ho fatto 144 km in 5 giorni. Però mi sento in crescita.
Lunedì: al mattino un po’ di “risveglio muscolare” dopo il letargo del fine settimana, con stretching e balzi. Senza esagerare. A pranzo testo il giro di gamba al passo da gara di 5-10 km. Faccio 5 ripetute a 3’24″/Km di media. Sento la gamba girare bene, però é ancora troppo caldo per fare bene la velocità senza patire troppo. Non ho voluto strafare. In questo periodo la velocità costa tanto al mio fisico e mi regala poco. Riesco a svilupparla bene solo dopo le maratone. Dopo le ripetute faccio 40′ di corsa lenta per far lavorare in regime aerobico le fibre veloci attivate dalle ripetute.
Martedì: prima giornata easy. Al mattino 18 Km lenti a 4’27″/Km abbastanza costanti, che tanto easy non sono perchè mi sentivo abbastanza stanco.
Mercoledì: affronto con preoccupazione l’allenamento monster di questa settimana. E’ dalla Treviso Marathon del 5 marzo che non faccio un carico di questa mole, e il ricordo di quel giorno non m é proprio di aiuto. Mi accorgo durante il riscaldamento che ho le stesse scarpe, anche queste non le usavo da allora.
In programma c’è un 6x4Km al passo di supporto diretto aerobico, cioè circa 4’/Km. Ho scelto di fare ripetute invece di una corsa continua perchè non mi sento ancora in grado di tenere questo passo per 20-25 km. In ogni caso é un lavoro sfidante per la mia condizione attuale, anche perchè approdo per la prima volta a questi ritmi per tempi “lunghi”.
Decido di farlo al mattino, perchè in giornata fa ancora molto caldo. Lascio due bottiglie di acqua in una zona dove ho programmato il passaggio del recupero dopo la seconda, quarta e sesta ripetuta. E’ stata una buona idea. Faccio molta fatica, ma sono contento di tenere l’andatura stabilita. Alla partenza della quinta ripetuta le gambe implorano pietà, ma vedo che riesco a tenere il ritmo e quindi cerco di portarla a termine stringendo i denti, ma già son convinto di non fare la sesta, pur mantenendo il chilometraggio totale previsto. chiudo questa giornata impegnativa con 5x4Km a 4.00/Km. Sono molto soddisfatto, anche se la condizione non é la stessa dello scorso anno. L’importante é che sia in crescita.
Giovedì: c’è afa fin dal mattino. Ci doveva essere un temporale ed invece la situazione meteo non si sblocca. Al mattino faccio un po’ di esercizi di balzi, skip in salita, calciata dietro, balzi sulle caviglie in discesa, ecc. ecc. Da 4-5 settimane, per una volta alla settimana faccio 5′ di camminata sulla corda. Considerato che all’inizio riuscivo a malapena a fare 2 passi, ora sono più che soddisfatto del livello raggiunto.
Al pomeriggio esco per una corsa lenta. Sono molto stanco e c’è tantissima afa. Mi limito ai 9 km. Mi sento molto stanco anche se “la gamba scappa”, é difficile tenere il passo del lento.
Venerdì: ancora una volta la corsa continua mi da soddisfazioni. In programma ci sono 25 Km a 4’10-15″/Km. In cuor mio già penso a ridurli, perchè comunque sfonderei il tetto dei 100 km/settimana e mi sento poco stanco. Faccio fatica a fare il primo km, sento le gambe stanche, anche se come ieri, le sento veloci e la cadenza é molto rapida. Più corro e più mi sento a mio agio. Trovo un buon punto di equilibrio e mi sembra di poter correre per sempre. Quando vedo avvicinarsi il limite dei 25 km spontaneamente accelero e finisco in progressione. Mi aspetano 2 giorni di “riposo” quindi posso permettermi una fatica extra fuori programma.
La settimana prossima é previsto un calo di km per prepararmi ad un test veloce sui 10 km. Martedì avrò il colloquio con il medico e probabilmente saprò se potrò esser alla partenza di questa Venicemarathon o se queste prime settimane di preparazione troveranno un altro obiettivo agonistico.