E’ arrivato il freddo. Ormai non é più possibile dedicare a stretching ed esercizi le mattinate libere del martedì e venerdì. Venerdì scorso ho avuto molto freddo, era troppo scomodo stendersi e restare fermi con quel freddo e umido. Non ne vale la pena. Oltre all’inutile sofferenza rischio un raffeddore o un infortunio. Non sono ancora in grado di reggere un allenamento bi-giornaliero di corsa, e potendo scegliere qiando correre, preferirei sfruttare le ore più calde. Mi rimane il “problema” di cosa fare quelle due mattine libere, visto che di dormire non se ne parla proprio …
In realtà tanti dubbi non ne avevo, perchè da un pezzo mi pungolava l’idea e la voglia di fare un po’ di nuoto. Aspettavo solo che il ginocchio fosse pronto per inserirlo nel programma settimanale. così lunedì sera mi sono fermato in piscina per un abbonamento da 10 ingressi, indispensabile per poter entrare alle 6:30, quando la segreteria é ancora chiusa. Martedì sono tornato in acqua, quindi, dopo più di un anno dall’ultimo “bagnetto”. Dieci ingressi mi bastano giusti giusti per arrivare a Natale con due nuotate a settimana. Da gennaio si vedrà.
E’ stato energeticamente molto dispendioso. Durante la mattinata mi sentivo senza energia. Il ginocchio non mi ha dato fastidio in acqua, ma dopo l’ho sentito abbastanza affaticato. Non sarebbe stata una scelta saggia uscire a correre. Ho deciso, quindi di partecipare ad una lezione di Yoga, già “testato” per 5 settimane prima dell’estate. Anche questa é stata una esperienza positiva. Per 50′, quasi senza interruzioni abbiamo alternato allungamenti ed esercizi di rafforzamento del core, di addominali e dorsali. Qualcosa di molto simile a quanto faccio con i miei esercizi, ma svolto in maniera più rilassata e coinvolgendo anche la mente. Gli ultimi 10′ sono stati dedicati al rilassamento. Esperienza positiva, da ripetere.
Grazie a queste due nuove attività, riesco a dedicare ancora molto trempo al miglioramento del mio stato di forma senza dover dedicarmi per forza alla corsa. Vorrei continuare ad incrementare il chilometraggio settimanale con gradualità. Il fatto che yoga e nuoto si possano fare con qualsiasi condizione meteo mi rende fiducioso che possano essere attività da svolgere con continuità.
Questa settimana é successa un’altra cosa molto importante. Mercoledì 21 era la ricorrenza della Madonna della Salute, una Festività molto sentita a Venezia. Per me non era giorno di lavoro, ma abitando a Treviso, per tutti coloro che mi stavano attorno era una giornata normale. E’ una giornata speciale in cui mi sembra di vivere da pensionato. Faccio colazione con comodo, porto le bambine a scuola. Esco per una corsa di un’ora nella campagna. Dopo la doccia, shopping con i negozi quasi vuoti. Cucino il pranzo per tutta la famiglia e ritiro le bimbe da scuola. Dopo pranzo porto le bambine in palestra per la loro lezione di atletica e mentre aspetto che finiscano mi faccio altri 16 Km nella campagna al calar del sole. Per finire aprofitto per della giornata per andare al colloquio con l’insegnante di scuola. Giornata perfetta nella sua normalità, senza niente di esaltante e niente di spiacevole in cui mi sono dedicato sia a me stesso che alla famiglia. Mi ha messo tanto serenità. Una vera giornata di vacanza 🙂
Ecco la mia settimana sportiva, nel dettaglio:
Lunedì: raccolgo l’invito di un amico per fare un po’ di allunghi in salita in un cavalcavia. Li ho fatti a sensazione, ho visto a fine ripetuta punte massime a 3’30″/Km che per ora mi vanno abbastanza bene. Nelle ultime prove sento scricchiolare il ginocchio destro nei primi appoggi. Sicuramente ho forzato e lo sento durante la giornata. Il ginocchio però sembra aver incassato bene lo sforzo, il giorno dopo non mi darà fastidio. Il ritorno é stato abbastanza tirato. Alla sera, dopo cena, 40′ di stretching e core.
Martedì: torno in piscina dopo più di un anno. E’ molto affollata. Per fortuna non ci sono le signore dell’acquagym. fino alle 7 nuoto bene, poi iniziano i corsi e sono relegato in una affollata prima corsia. Senza tanta fantasia faccio 2000 m di stile libero, riesco solo ad aggiungerci 50 m di rana quando la corsia é semivuota. In pausa pranzo partecipo ad una lezione di yoga che mi fa lavorare molto di addominali e smuove bacino e spalle. Bella opportunità, sono contento di averla sfruttata.
Mercoledì: giornata speciale. Non lavoro per la festività veneziana della Madonna della Salute. E allora provo a vedere se la mia salute regge con il primo bi-giornaliero di corsa. Per la prima volta supero i 28 Km giornalieri dal 10 settembre scorso. Al mattino corro 12 Km in progressione su uno sterrato a tratti molto mosso. Faccio molta fatica, la velocità non é quella che mi da soddisfazione. Ho ancora la colazione nello stomaco, non sono abituato a correre dopo aver mangiato. Sfrutto la lezione di atletica delle bambine. Le porto in palestra e mentre aspetto che escano corro 16 Km, 12 dei quali impegnandomi a fondo (4’13″/Km di media) sullo sterrato. Finalmente sento la sensazione di velocità che mi mancava molto. Mi da coraggio correre qualche Km attorno ai 4’/Km, anche se l’obiettivo di correre 15 Km in una ora tra 10 giorni non mi sembra molto alla portata. Dovrò fare un bel balzo in avanti e magari prevedere almeno un paio di sedute dedicate alla velocità. Anche questo pomeriggio ho avuto molta difficoltà dal pranzo non ancora digerito. Alla sera ero troppo stanco anche per stendermi a fare stretching e mi sono dedicato completamente al relax.
Giovedì: sento quella stanchezza “organica” che non sentivo dai grandi chilometri di questa estate. Mancanza di energia, un po’ di indolenzimento ai polpacci (lo sterrato …) e un po’ di debolezza al ginocchio. Non ci sono situazioni critiche, però, per ora. Qualche mese fa sicuramente sarei uscito a correre in queste condizioni. Correre sulla stanchezza è ancora più allenante, pensavo. Sicuramente c’è del vero, ma é altresì vero che ho 42 anni e qualche problema fisico. Meglio quindi capitalizzare (= supercompensare) quanto fatto piuttosto che rimettere tutto in gioco alla roulette nella speranza di una vincita maggiore. Non c’è neanche tutto questo bisogno di correre, visto che ho fatto un discreto chilometraggio questa settimana e non vorrei incrementarlo troppo bruscamente. A pranzo é caldo e non piove, fuori si sta bene, quindi riprendo la mia usale ora di stretching e core, finendo con affondi in avanti e all’indietro.
Venerdì: alle 6:28 sono in acqua, in uno stato di grazie. La corsia é vuota, non ho problemi con glio occhialini e l’acqua che entra, e soprattutto trovo subito il giusto ritmo della respirazione. Accumulo semplicemente una vasca dopo l’altra, senza forzare, badando soprattutto a trovare un equilibrio sostenibile. Mi fermo brevemente ai 1000 metri per vedere quanto tempo ci ho messo, poi alla 55esima vasca, poco prima delle 7, sono costretto a cambiare corsia perchè inizia il corso. Mi devo buttare in una affollata prima corsia, dove, comunque riesco a nuotare discretamente bene perchè andiamo tutti alla stessa velocità. Esco dopo 54′ dopo 2250 metri, in tempo per arrivare al lavoro qualche minuto prima delle 8. A mezzogiorno torno in pista dopo mesi. Le scarpe leggere, senza drop mi lasciano i polpacci doloranti per tutto il fine settimana. Faccio 10 giri di pista con 10 allunghi di 100 metri (in progressione da 20″ a 17″) per poi tornare con una ottima corsa media/veloce a 3’51″/Km. Molto soddisfatto. Nell’allungo sento ancora qualche movimento nel ginocchio. A velocità più elevate si rieqeuilibria lo scompenso destro/sinistro. Sono piuttosto soddisfatto.
Faccio ancora molto difficoltà a controllare la fame e quindi il peso. Ogni anno l’arrivo dell’inverno stimola un aumento del peso, che non riesco mai a contrastare. Manca solo una settimana all’obiettivo di correre 15 Km a 4’/Km. sono curioso di vedere se questa settimana ci saranno progressi anche dal punto di vista della performance.