Archivio anche questa settimana senza intoppi. Le soddisfazioni maggiori arrivano dai progressi nella resistenza, mentre la velocità sembra non essere sensibile agli stimoli. Se capitava il contrario era peggio. E’ difficile pensare di migliorare la velocità con la stanchezza di 100 Km/settimana. Su questi volumi credo di essere abbastanza al limite. D’altra parte non ho più tempo per cercare di velocizzarmi. Man mano che mi avvicino alla gara dovrò star lontano da sforzi anaerobici, per non intaccare la potenza lipidica. Come vuole la teoria: si parte dagli estremi e si converge allo specifico.
Ecco i dettagli:
Lunedì: voglio dedicarmi alla velocità da gara di 10 Km e mi propongo di fare ripetute in pista sulla distanza di 1 Km. Faccio ancora fatica ad essere veloce. Completo le 10 prove di 1Km al passo medio di 3’34″/Km, almeno 5″ più lento di quanto avrei voluto. Mi consola il fatto che ho tenuto il ritmo fino alla fine. Rispetto all’identico allenamento di 20 giorni prima (in cui però non ero solo …) non ho migliorato per niente.
Alla sera mi deidco una mezz’oretta allo stretching. Sento le gambe indolenzite e quindi ricomincio dopo tanto tempo a trattarle col foam roller. Sento un leggero fastidio al ginocchio destro. Ormai sono conscio di questa mia debolezza e devo stare attento a questo segnale. Se recupero il giorno successivo, si prosegue, altrimenti bisogna prendere il tempo necessario.
Martedì: corsa lenta di 16 Km all’alba. Cielo sereno, si sta bene. Mi sento un po’ bloccato al bacino, ma le gambe girano bene. 178 ppm di media in corsa lenta. In pausa pranzo seguo il corso di Yoga per 50′ circa. Alla sera faccio una terza sessione, di stretching e pliometria. Voglio recuperare l’agilità per l’allenamento impegnativo che mi aspetta.
Mercoledì: vado in pista con Loris per ripetere l’interval training di 10 giorni prima. L’idea é di alternare 3 Km a ritmo (molto ottimistico) di maratona con 1 Km di corsa media, giusto per prendere fiato. In riscaldamento mi sento ancora un po’ bloccato al bacino. Quando la velocità aumenta, paradossalmente mi sento più a mio agio, come in un equilibrio comodo. Le prime due prove vanno via bene, piuttosto veloci. Tengo una buona velocità anche nel Km di “recupero”. C’è un po’ di vento si sta bene con una lepre davanti. Resto da solo nella quarta prova ma ormai sono molto motivato a non mollare. Vorrei provare anche la quinta, lasciando la pista, sulla via del ritorno alla base, ma ormai le gambe non hanno più energia per tenere il passo. Mantengo quindi la velocità completando tutto con 4 Km di corsa media (3’56″/Km) dopo le 4x(3Km @3.45 + 1Km @4.01). Wow, sono soddisfatto. E’ venuta una mezza in 1h22′, appena un minuto in più del mio miglior tempo dello scorso anno fatto 20 giorni prima della maratona. A giudicare dalla fatica durante e dopo questo allenamento, credo che attualmente potrei valere al massimo un 1h19′ in mezza. C’è tanta strada da fare. Alla sera cerco di recuperare con stretching e il foam roller. Cerco di curare il fastidio al ginocchio trattando il vasto mediale. Lo trovo parecchio indolenzito. Il giorno seguente mi sembra di aver beneficiato di questo massaggio.
Giovedì: uscita in compagnia. 16 Km di corsa lenta chiacchierando in una calda giornata di sole.
Venerdì: esco poco prima dell’alba per una corsa lenta. Le gambe sono stanche ma abbastanza ok. Devo sopportare il fastidio provocato dalle patatine e dal vino della sera prima. Anche per questo motivo non me la sento di affrontare ritmi più impegnativi. Faccio una progressione negli ultimi 10 Km. Per oggi sono soddisfatto del mio CL 13Km @4.37 + CM 10Km @4.16 – Tot 23Km @4.28. Alla sera faccioaltri 40′ di stretching e qualche esercizio di propriocettività.
Anche questo sabato e domenica non corro e non ho neanche tempo e forze da dedicare a qualche esercizio. Sono due giorni in cui stacco del tutto. Ha i suoi lati positivi. Non é male lasciarsi andare al riposo. Il problema é spesso mi lascio andare anche con la dieta.