Lunedì mattina mi sembrava quasi di non aver gareggiato il giorno precedente. ero solo leggermente stanco. I giorni seguenti, invece, é affiorata la stanchezza. I muscoli si sono irrigiditi e ho avuto difficolta a tenere i ritmi abituali per un paio di giorni. Giovedì ho capito che non era utile continuare così e ho fatto un paio di allenamenti per recuperare la brillantezza. La cosa ha funzionato e così venerdì sono riuscito a fare il primo lungo ad un passo ben sopra alle mie aspettative.
Metto via la settimana più “lunga” dell’anno (fino ad ora): 106 Km. Se considero la domenica precedente fanno 124 in 6 giorni. La prossima non sarà tanto diversa.
Ecco la mia settimana:
Lunedì: al mattino mi sento abbastanza bene a corro 16 Km alla media di 4’27″/Km. mi sento stanco ma pensavo peggio dopo la gara di ieri. A pranzo vado allo stadio (7 Km lenti tra andata e ritorno) per 25′ di andature tecniche e 4 salite delle gradinate.
Martedì: al mattino sono stanco e imballato. Avendo in programma un lavoro pesante in pista per il pomeriggio riduco la distanza. Corro solo 9 Km e non riesco a tenere una media inferiore a 4’36″/Km. La sofferenza, tuttavia é troppa per una semplice corsa lenta. Nel tempo che mi rimane faccio 15′ di stretching statico.
A pranzo sono ancora allo stadio per le ripetute sui 400 metri. Non ho velocità, manco sia di frequenza che di ampiezza. Dopo 4 prove le gambe si sbloccano un po’ e riesco a guadagnare una buona falcata (+5 cm rispetto a prima), ma la cadenza resta sempre sotto i 200 ppm. Recupero dopo le prove camminando per 100 m del rettilineo che poi riprendo con la corsa leggera di lancio. Ogni due prove mi fermo alla fontana. Ci sono 31°C e molta umidità. Riassumendo: 10×400 m alla media di 3’17″/Km.
Mercoledì: vorrei accumulare un po’ di Km, ma prima devo saggiare come sto. All’inizio sembra bene. La corsa é meno sofferta di ieri. Man mano che passano i Km mi accorgo che non riesco ad aumentare la velocità. Le gambe spingono poco e i piedi sono poco reattivi. Non é il caso di correre in questo modo solo per aumentare il chilometraggio settimanale. Purtroppo sono lontano dalla base quando prendo questa decisione, così devo arrivare a 18 Km (corsi a 4’37″/Km).
Sulla via del ritorno le sensazioni migliorano e riesto a stare sotto i 4’30″/Km. Nel tempo che mi rimane faccio esercizi di propriocettività, camminando sulla fune tesa per 10′.
A pranzo esco per una bella ora di stretching e potenziamento generale. Ci sono delle nubi, ma che afa! La temperatura é ancora sopra i 30°C. Sembra che da lunedì le temperature si abbasseranno. Non vedo l’ora.
Giovedì: oltre alla stanchezza per la corsa, sono stanco anche per le poche ore di sonno. Decido che oggi sarà il mio giorno easy. Prima del lavoro dedico quasi un’ora allo stretching e a qualche esercizio poco stressante. A pranzo vado in pista per 25′ di andature seguiti da 10 volte i 100 metri. Mi sblocco a poco a poco, la velocità é buona.
Venerdì: mi sveglio presto, non so se sarò in grado di portare a casa il lungo che era in programma. Non ne farei un dramma. Non voglio esagerare. La gambe girano bene e una volta uscito dallo sterrato al km 10 prendo un buon ritmo e lo tengo fino alla fine. Mi fermo due volte alla fontana per bere e bagnarmi. Per fortuna il sole non uscirà dalle nubi ed eviterò l’irragiamento. L’umidità, però, é elevata. Porto a casa il mi oprimo lungo, 32 Km al passo medio di 4’23″/Km. Dopo i primi 10 Km di “sveglia” corro alla media di 4’18″/Km, sono davvero soddisfatto, considerando che mancano due mesi alla gara.
Ho chiuso gli ultimi 5 Km in progressione (4’10″/Km di media) e ultimo km in 4’03”. Sono arrivato in buono stato, anche se ero molto stanco. Per il resto del giorno le gambe si sono fatte decisamente sentire. Mi é rornato il dolore al gluteo, mentre da qualche giorno ho un dolore a destra del costato, sulla schiena. Oggi mi sono giocato anche la quarta unghia dei piedi (in un mese). Inconvenienti del mestiere.