Me la sono presa comoda, é passato quasi un mese dall’ultima gara. Ho avuto un bel po’ da fare e qualche problemi col sito, che mi ha costretto ad un aggiornamento fulmineo. Tuttavia non volevo rinunciare all’analisi della mia seconda mezza maratona di quest’anno.
La mia condizione alla partenza
Quella domenica mi sono svegliato con un senso di pesantezza. Non potevo qualcosa di diverso dopo aver cenato con pizza e birra, come quasi ogni sabato. Già da qualche giorno avevo perso la determinazione che mi ha permesso di mantenere una dieta corretta per qualche mese prima della maratona. Non sentivo la leggerezza e l’agilità del bacino dei giorni migliori. Sentivo però la gamba piena di energia, grazie allo scarico degli ultimi giorni. Ho avuto quasi un mese per prepararmi dopo la maratona, ma non sono riuscito a velocizzare il mio ritmo negli allenamenti.
Clima
Alla partenza quasi non pioveva, mentre il vento, però dava molto fastidio. Non mi dispiace. Purtroppo il vento rendeva quasi obbligatorio correre in gruppo.
Percorso
Molto bello. Qualche lungo rettilineo, qualche stradina tortuosa di campagna. Abbastanza veloce. Le uniche difficoltà sono un sottopasso attorno al km 8 e soprattutto il ripido cavalcavia aal km 20. Spaccagambe. Un tratto di 4-500 m di ciclabile sterrata “ruba” sicuramente qualche secondo.
Analisi della mia gara
Parto veloce i primi 2 km per recuperare un gruppetto in cui mi inserisco. Si mantiene un passo di 3’45″/Km che a me va abbastanza bene. L’ottavo km, controvento, é molto lento. Nessuno vuole stare davanti per tanto tempo.. Dopo il giro di boa vado avanti e col favore di tempo si aumenta un po’ fino al sottopasso. Chi osa paga molto, difficile uscire dal gruppo, c’è qualche strappo ma alla fine ci rocompattiamo sempre. Decido di aumentare il ritmo negli ultimi 3 km e resto con un ragazzo con cui ci facciamo coraggio sul cavalcavia e nel rettilineo finale, in finito, senza sorprese, come piace a me. Lo sforzo finale é stato molto intenso, sentivo di avere molte energie.
Conclusioni
Il tempo finale di 1h18’51” non é soddisfacente per lo sforzo speso. E’ il mio nono tempo in mezza. Non correvo così “piano” in gara dal 2012. Probabilmente il motivo l’ho capito, la bella notizia é che c’è un rimedio. E’ stata una bella esperienza, un buon allenamento, un punto di passaggio. Il prossimo anno, però, bisogna cambiare marcia.