Siamo già alla settimana di vigilia della Corritreviso. In questo ultimo mese ho potuto approfittare di un clima insolitamente fresco e piovoso. Ricordo che negli anni precedenti al 2020 ero costretto ad allenamenti con 30°, ripetute brevi con ampio recupero e numerose soste alle fontanelle. Il fattore clima, quindi non é stato limitante.
A inizio mese ho deciso di prendere parte alla Corritreviso, sentendomi in grado di poterla correre ad una andatura per me significativa. Ho apprezzato graduali ma significativi miglioramenti. Sono passato da 4 a 5 allenamenti settimanali, accantonando momentaneamente la bici e ho introdotto un allenamento di velocità nel programma settimanale.
Nei giorni di corsa lenta ho dedicato 10-15 minuti alle andature tecniche dopo circa 20′ di riscaldamento. Nei primi 3 lunedì ho fatto allenamenti di circuit training alternando esercizi di forza (gambe e braccia) a corse brevi, ma terminando sempre le serie con 800-1000 metri veloci. Un paio di venerdì ho eseguito delle sedute molto tecniche con un buon riscaldamento lento (6 Km), seguito da 30′ di andature e balzi e terminato con una corsa media (la prima di 2Km, la seconda da 6). Rieseguire periodicamente lo stesso tipo di allenamenti mi ha permesso di apprezzare il miglioramento delle condizioni.
La scorsa settimana, penultima prima della gara, ho cercato di finalizzare, eliminando gli allenamenti muscolarmente più pesanti ed eseguendo ripetute brevi a ritmo gara con recupero breve di corsa lenta, sul volume totale di gara (20x300m @3.47 rec 200m @4.24). Dopo 2 giorni di corse lente di recupero ho provato un 5Km veloce, con un risultato che mi ha deluso (media 3’51″/Km) ma che sostanzialmente é in linea con le velocità espresse in allenamento. Forse la delusione deriva soprattutto dalla difficoltà patita nel tenere il ritmo, forse per le aspettative esagerate che mi hanno fatto partire forte e un po’ anche dai carichi di lavoro non ben smaltiti.
Il giorno dopo, venerdì 28, ho fatto un buon riscaldamento e una tirata massimale di 2,5 Km. Ho voluto partecipare al Corritreviso Warm up di Runbull. Le sensazioni erano notevolente migliori, ho tenuto una media decisamente soddisfacente (3’43″/Km) e avevo l’impressione di poter continuare ancora qualche km a quel passo. In teoria dovevo essere stanco dal giorno prima, ma le gambe ubbidiscono alla pratica. Forse avevo bisogno di rompere il ghiaccio con la velocità, abituarmi un pochino al respiro affannato e gestire i momenti in cui senti l’acido lattico innondare le gambe.
I carichi di questo mese si sono fatti sentire sul fisico. I miei due punti deboli attuali (caviglia destra e ginocchio sinistro) sono in allarme. Potrò passare dal fisioterapista solo il giorno prima della gara, ma avrei fatto volentieri un controllo già due settimane fa. Resto ancora col dubbio se i problemi derivino dagli allenamenti veloci oppure dalle scarpe. Per un paio di allenamenti, infatti, ho usato le Saucony Fastwitch che ormai hanno tre anni. Sono delle piastrelle, con drop minimo, molto basse e reattive che ho usato solo per gare veloci.
Sono ancora indeciso se correre con le New Balance 1080 o le Saucony Fastwitch. Le prime sarebbero più protettive e dovrebbero salvaguardarmi di più i polpacci per il finale. Inoltre dovrei correre meno rischi di peggiorare la caviglia. La loro altezza e la loro morbidezza non si addicono molto ad un percorso moto curvoso, con tratti di pavè e pavimentazione sconnessa. Tuttavia non credo sia necessario correre il rischio per qualche secondo in più o per uno sprint, visto che non sono in condizione da personale o da giocarmi podi di categoria.
Per la gara ho deciso di avere un atteggiamento prudente. Si dice sempre così, no? Stavolta però, spero di non farmi prendere dall’agonismo. Il percorso é molto simile agli anni scorsi, solo leggermente più lungo e con una partenza diversa. E’ ondulato con 3 leggere salite. 4 giri da 2600 metri. Sarebbe un ottimo risultato percorrere ogni giro in 10′ e terminare così attorno ai 40′. Vorrebbe dire un passo medio di 3’51″/Km su un percorso ondulato in una serata con 23-24°C. Un po’ troppo per i miei livelli attuali. Già stare sotto i 41′ sarebbe molto buono, ma é più realistico puntare a stare sotto i 42′.
L’importante é riassaporare il clima da gara e avere un punto fermo su cui costruire il futuro. Pur cercando di finalizzare al meglio per questa gara, ho programmato gli allenamenti con un’ottica di passaggio e preparazione alla maratona autunnale, privilegiando molto il volume. Non vedo l’ora di farmi questa sparata per il centro di Treviso e provare a tornare gradualmente sulle lunghe distanze prima delle vacanze estive.