In settimana é stato pubblicato il nuovo protocollo per le gare Fidal che prevede (tra le altre cose) che si possa accedere a gare non stadia solo con green pass. Venicemarathon é stata prontissima ad estendere la comunicazione con la sua newsletter. Era una notizia che aspettavo. Conosco bene la gara, i trasferimenti in pulman e traghetto alla partenza e all’arrivo, gli spogliatoi e le gabbie di partenza affollate, i gruppi in cui si sta in scia per tanto tempo e gli spazi stretti all’arrivo. Lo sforzo di una maratona indebolisce le difese immunitarie e il contatto potenziale con migliaia di persone mette a rischio la salute. Questa decisione mi lascia più tranquillo. Potrò godermi la gara con qualche preoccupazione in meno, sicuro anche che l’organizzazione saprà apportare i cambiamenti necessari per garantire maggiore sicurezza.
La mia settimana
Lunedì: sposto a domani l’allenamento più impegnativo. Dopo il potenziamento di domenica e con la prospettiva di un mercoledì in famiglia senza sport, questo lunedì faccio “solo” tanti km a ritmo lento. La gamba é discreta, nonostante il peso che é aumentato di nuovo. 17 Km alla media di 4’45″/Km, in progressione. Alla sera, solita routine di stretching
Martedì: un tempo non vedevo l’ora di spremermi in un allenamento veloce. Adesso temo di non essereall’altezza e di deludermi. Probabilmente perchè le aspettative sono sempre troppo alte. Oggi avevo in programma 10 km veloci. Prevedevo di correrli a 4’/Km, ma visti gli ultimi allenamenti, anche 10″ in più al chilometro mi avrebbero soddisfatto. Il risultato finale é leggermente migliore: 4’08″/Km di media. Tenendo in considerazione il caldo, un km particolarmente ostico che mi da sempre perdere circa 10″ e l’ora mattutina, sono soddisfatto. La cadenza é buona 180 ppm sempre costanti. La seconda parte più veloce aumenta la fiducia.
Giovedì: ho passato la giornata di ieri in piscina con la famiglia. Ho fatto solo qualche bracciata di nuoto, per il resto sempre a mollo. Alla sera ero senza forze con la pressione bassissima. Oggi l’iniziale pigrizia nell’avvio della corsa é passato e ho beneficiato della giornata rilassante di ieri. Dopo 5 km di riscaldamento ho fatto 16′ di andature tecniche. Subito dopo 10 allunghi da 50 metri circa. In progressione mi sono fermato appena raggiunta la velocità e cadenza massima. Completo fino a 15 Km con la corsa lenta su sterrato. Nei primi km oggi ho preferito restare a correre in un circuito di strade di compagna di circa 2,5 Km. Lo sterrato é battuto, per metà ma molto irregolare e per l’altra metà regolare ma con ghiaino. Tecnica e allunghi, invece, sono stati svolti in un tratto asfaltato.
Venerdì: affronto l’allenamento odierno con fiducia e decisione, non con il timore dello scorso martedì. Sono convinto a non concedermi lo sconto di 10″ al km a cui ormai mi sono abituato per adeguare il programma alle mie effettive condizioni. Ho in programma un medio da 20 km, che vorrei correre a 4’20″/Km. Dopo i primi km vedo che riesco a stare un pochino sotto il ritmo prefissato e cerco di mantere questo piccolo vantaggio il più possibile. Pago i numerosi settori sterrati, che aumentano la fatica senza regalare secondi. Dal km 15 in poi sento molto la fatica ma riesco a mantenere la media. Solamente negli ultimi 2 km cedo 8 secondi in totale sopra la media. Non ne avevo più. Ero finito muscolarmente. Lo sterrato e i rilanci dovuti a qualche attraversamento di strada, curve strette o salitine mi hanno messo alla prova. Ero finito anche organicamente. Ho corso a digiuno da almeno 12 ore e il sole, pur non essendo feroce, in due ore di attività mi ha fatto perdere 3 kg di liquidi. Non ho bevuto o mangiato durante la corsa. Sono soddisfatto. Dopo questo allenamento mi rendo conto che fare una maratona sotto le 3h tra 40 giorni potrebbe ancora essere possibile. Chiudo i 20 km con la media di 4’18″/Km, passo medio di 178 ppm e frequenza cardiaca media di 159 bpm.
Domenica: nel fine settimana riesco a ritagliarmi solamente un’oretta per fare del potenziamento. Solita routine essenziale.
Mi trovo un po’ in difficoltà perchè mi sono trovato in una situazione prestativa che non conoscevo. Mi sono sempre allenato da solo crescendo di condizione e di prestazioni, imparando dagli errori e sistemando un pezzetto alla volta. Ora mi trovo balzato indietro all’improvviso e ho perso i miei riferimenti. In questi casi sarebbero utilissimi i consigli di un buon tecnico. E’ difficile però trovare il tempo e non é neanche detto che ne valga la pena. Procedo a tentoni verso il mio obiettivo, cercando di dare il massimo, in un mare di impegni. Però non ho una tattica …