Sono uscito dalla preparazione della maratona primaverile. Non avevo scelta. In un periodo così importante, non riesco ad accumulare chilometri ormai da 15 giorni. Il problema alla gamba sinistra si ripresenta con puntualità dopo 20′ di corsa. Seppure riposi due o cinque giorni finchè non avverto nessun fastidio, appena riprendo a correre mi basta attendere qualche decina di minuti per veder tornare quel dolore tra il polpaccio e la caviglia. Faccio appena in tempo a godermi i primissimi km e a sperare che sia passato tutto, quando affiora la stretta che rapidamente diventa dolorosa. Dalle esperienze precedenti ho imparato che se cerco di sopportare il dolore si infiammano tutti i muscoli del polpaccio e il recupero diventa più lungo. Quindi appena sorge il dolore mi fermo e cammino fino a casa.

Non credo sia niente di grave. Deve essere un problema muscolare, quindi, tutto sommato, guaribile in fretta con la cura giusta. Ho prenotato una visita per venerdì. Nel frattempo mi diletto nell’autodiagnosi, senza farci troppo affidamento. Non si scherza con la salute. Ho l’impressione che il muscolo in sofferenza sia il soleo. Me ne accorgo perchè suscito il dolore soprattutto nello stretching a gamba flessa e, durante la corsa, nella fase di spinta del piede (non di appoggio). Mi sembra che il tendine di Achille non sia dolorante. Mi fa male dove il tendine si attacca ai gemelli a metà gamba. Essendo il soleo allocato in quella zona ma internamente, potrebbe essere proprio lui la causa. Mi duole anche la zona un po’ più mediale, vicino alla tibia, sempre nella metà inferiore della gamba.

Non so se questo problema é in qualche modo legato ad altri fastidi sullo stesso arto. Da inizio gennaio avverto un dolore nell’avampiede (tipo metatarsalgia). Inoltre da mesi, il quadricipite sinistro dopo gli sforzi é sempre molto contratto e causa un po’ di fastidi al tendine rotuleo. Credo che un buon terapista non ci metta molto a trovare il prblema, potrebbe essere una contrattura da sciogliere. Qualcosa che fa lavorare quel muscolo in un assetto sbagliato e lo costringe a chiedere pietà.

Il calendario primaverile é cancellato. anche senza problei fisici credo sarebbe stato difficile allenarsi per bene, perchè per 10 giorni ho avuto entrambe le fliglie a casa in DAD. La loro presenza e gli impegni del pomeriggio non mi permettono di conciliare con il lavoro una uscita in un orario decente. La contemporaneità di questi due inconvenienti, se proprio non si potevano evitare, é l’unico aspetto positivo. A metà febbraio potrò verosimilmente pensare a qualche gara. A questo punto l’unica maratona a cui potrei partecipare é quella di Padova il 24 aprile, ma é condizionata dai possibili appuntamenti familiari con la festività del 25, oltre che dal caldo. In alternativa sarà un semestre senza maratone.

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