Pensavo che dopo 16 edizioni, si potesse correre la maratona di Treviso anche senza di me. Invece (faccio gli scongiuri fino allo sparo) bisognerà rimandare ancora di qualche anno questa eventualità. A gennaio non ci avrei scommesso un euro, ma di questi tempi tutto é possibile. Il picco pandemico di questo inverno ha modificato il calendario di impegni che coinvogevano le mie figlie e, con loro, tutta la famiglia. Così mi trovo ad essere libero il 27 marzo. Ho una forma pessima ma non posso mancare, a costo di camminare per metà gara.
Ho ripreso a correre il 18 febbraio, alternando corsa a camminata. Il 21 ho cominciato con una corsa continua di 3 km. Il polpaccio si faceva sentire un po’ ma non mi faceva male. Allora ho incrementato di 1 o 2 km alla volta, finchè mercoledì 9 marzo ho superato i 10 km. In quella settimana ho accumulato 55 km, un bel bottino per iniziare. L’incremento repentino di km mi ha suggerito un fine settimana senza corsa. Il riposo mi ha fatto bene perchè sono partito di slancio con due nuovi “record” di distanza: 14 e 16 Km. Il ritmo era molto buono, fin troppo spavaldo. Ho continuato con distanze oltre l’ora di corsa per terminare al venerdì con uno “sfiancante” 20 km. Quasi 80 Km in 5 giorni, forse troppi e troppo in fretta.
Infatti la settimana successiva ho pagato molto la stanchezza ed é tornato, sempre più insistente il dolore nell’avampiede, soprattutto sinistro. Ho corso poco. Nell’ultima settimana non serve affaticarsi, é controproducente. Ho fatto un controllo dal fisioterapista che mi ha trovato il secondo dito del piede sinistro completamente fuori posizione. Ci ha messo un po’ per farlo tornare in sede. Anche il piede destro aveva lo stesso problema ma in maniera molto minore. E’ possibile che qualche scarpa, oppure qualche mio atteggiamento nella corsa o nel salto con la corda (!!) abbia provocato questo problema che mi infastidiva da gennaio. Spero di averlo risolto definitivamente. Ho provato a correre nel pomeriggio. Avevo ancora del dolore residuo ma la situazione é notevolmente migliorata. Sono ancora molto stanco a livello lombare, sia bacino che schiena.
Domenica sarà una bella giornata. Ci sarà sole e caldo e per la prima volta sarò contento di questo clima. Il mio obiettivo é correre 20, al massimo 30 km senza farmi male e poi cercare di arrivare al traguardo senza sfiancarmi troppo. Vorrei riprendere ad allenarmi appena possibile. Da questa maratona chiedo solo qualche ora di piacevole corsa in compagnia e la medaglia di finisher, per poter essere ancora considerato un “senatore”. Gli obiettivi agonistici per ora possono aspettare.