Confortato da uno stato fisico sostanzialmente buono e da una condizione in lenta crescita ho deciso di darmi un obiettivo agonistico per la seconda parte di stagione. Ho messo nel mirino la mezza di Portogruaro, il 6 novembre. E’ la prima edizione. Gli organizzatori si sono dati da fare per presentarla nel migliore dei modi. E’ pianeggiante e sembra abbastanza veloce, tranne per qualche tratto di sterrato e qualche passaggio “pittoresco” nelle ville storiche.
Da metà settembre mi ero proposto di cercare di fortificare le gambe e aumentare la velocità, visto che mi manca ancora qualche cm per arrivare alla falcata dei tempi migliori. L’allenamento per la maratona non é compatibile con questo obiettivo, per cui ho escluso la distanza regina dai miei programmi fin da subito. Niente lunghi e niente sovraffaticamento. Volevo essere brillante per dare degli stimoli veloci.
Escludendo dal calendario i fine settimana in cui sono impegnato non avevo molta scelta per la data del ritorno in gara. Sono fortunato però che ci sia questa manifestazione che mi incuriosisce molto. Dopo qualche settimana di allenamento a “sensazione” ho steso un programmino di 6 setimane per arrivare alla gara con un minimo di preparazione. Nella settimana -6 ho terminato con la velocità pura e nelle prossime 4 settimane mi focalizzerò sul ritmo, con corse medie e ripetute lunghe. L’obiettivo che mi sono dato é di correre la mezza in meno di 1h24′, quindi con un passo di 3’58″/Km. Vorrei battere il tempo di 1h23’43” dello scorso anno alla mezza di Treviso. La mia condizione attuale é molto lontana da quello stato, però manca ancora qualche settimana.
Settimana -6
Lunedì: 14 Km lenti tra i campi, cercando l’erba e terreni sconnessi. Ho esplorato nuovi percorsi, ma li vedo poco utilizzabili per la presenza di cani e per il fatto che spesso queste stradine sbucano su vie trafficate senza molta protezione.
Martedì: giornata complicata, posso correre solo alla sera tardi. Faccio 13 Km @4’41″/Km. Devo rimandare a domani le ripetute.
Mercoledì: mi preparo bene per le ripetute. Faccio 10′ di andature e una decina di allunghi. Mi sembra di partire bene ma la velocità cala prova dopo prova. Forse sono stanco e stressato. La velocità media delle ripetute é di 3’50″/Km, un po’ più bassa di quello che speravo, però bisogna considerare che il recupero era a 4’50″/Km per 500 m. Non ho ancora abitudine a recuperare in queste condizioni
Giovedì: non ho il tempo di corerre, mi limito ad un po’ di stretching dopo cena.
Venerdì: avevo messo in programma questa seduta e cade proprio nel momento giusto. Voglio provare a fare 3 (solo 3) prove di 1000 metri alla maggiore velocità che riesco a fare. Voglio vedere se sono ancora capace a tenere una buona velocità. Mi prenderò tutto il tempo necessario per recuperare. I risultati sono buoni. Faccio una media di 3’32″/Km migliorando la velocità prova dopo prova. Corro l’ultimo mille in 3’29″93. Ho la soddisfazione di tornare sotto i 210″ dopo moltissimo tempo. Sono così euforico che non ne ho abbastanza. Decido di completare l’allenamento con una corsa media di trasformazione: 5 Km al passo medio di 3’59″/Km. Non ho tirato come per una gara, anche se le gambe bruciavano per le ripetute precedenti.
Chiudo la settimana con 61 km e un allenamento saltato per mancanza di tempo.
Da qualche settimana accompagno mia figlia a nuoto al sabato mattina e così mentre l’aspetto mi snocciolo 2 km a nuoto. Spero che anche questo mi aiuti a migliorare la mia forma e protegggendo le articolazioni.
Ho imparato a mie spese che bisogna dosare con cautela e pazienza i carichi di allenamento. Soprattutto ad una certa età e soprattutto quando si stimola la forza e la potenza. Qualche anno fa pensavo che c’era solo da guadagnarci a fare più ripetute possibili. Invece non é sempre così. A volte qualche sforzo di troppo rovina lo stimolo appena creato e condiziona negativamente la recettività dei nuovi stimoli dei giorni successivi. Per questo volevo limitare a 3 le prove da 1000 metri, in modo da pensare ad ognuna come se fosse l’unica in programma quella giornata, la sola su cui concentrarmi, senza temere di non avere abbastanza tempo poi per recuperare.
Il riscontro che ho avuto la settimana successiva é stato buono, ma di questo ne parlerò alla prossima occasione.