E’ stata una settimana estramamente positiva. Non mi sono scoraggiato quando l’influenza mi ha sorpreso 7 giorni fa e ho riprogrammato spostato gli ultimi due allenamenti importanti a ridosso dell’ultima settimana di scarico. Ho gestito gli allenamenti chiave con buone medie, considerando anche lo stato di salute non ancora completamente recuperato. E’ aumentata la fiducia perchè ho ritrovato la sensazione della fatica “gestibile” e ho recuperato in un paio di giorni anche allenamenti molto lunghi e duri. E’ aumentata la mia condizione e il morale. A desso mi aspetta una settimana facile, ma non troppo, fino a domenica.
Lunedì: non ho recuperato del tutto dall’allenamento di sabato. La passeggiata per le calli a Venezia, seguita dal lento “svelto” di ieri mi hanno appesantito ancora di più. Per questo stamattina le gambe erano ancora indolenzite. Avevo un appuntamento dal dentista in prima mattina e quindi sono uscito alle 10:30 per correre. Qualche ora in più dalla sveglia mi ha fatto bene, soprattutto in questa giornata per niente calda. Ho corso con le vecchie Puma Deviate Nitro, seconda scelta come scarpa da gara. Le ho sentite un po’ “scariche”. Hanno più di un anno e 600 km. Al momento potrebbero essere scarpe da gara solo in caso di pioggia. Si sono compartate benissimo nella mezza bagnata di maggio e le NB Propel al contrario sembrano scivolose con la suola umida.
Per i primi 15 km ho cercato un equilibrio tra mantenere un cardio basso e recuperare qualche secondo sulla media programmata di 4’15″/Km. C’era un vento discreto, che mi avvantaggiava in alcuni tratti e sfavoriva in altri. Al km 15 prendo un gel. Tengo in linea il cuore fino al km 23, poi un po’ per la stanchezza, un po’ per la consapevolezza che manca poco comincia la deriva oltre i 155 bpm. Le gambe sono molto stanche. Gli ultimi 5 km sono molto sofferti. Negli ultimi 3, che so essere molto lenti per sterrato in salita non controllo più il cardio ed infine chiudo l’ultimo km a tutta in 4’03″/Km. Concludo l’ultimo ritmo gara con 30 km a 4’13″/Km di media. Parziali dei 10 km: 42’18”, 42’06”, 42’01”. Alla sera faccio stretching per mezz’ora abbondante.
Martedì: sono molto affaticato dal punto di vista muscolare. Rispetto ai primi lunghi di stagione non ho quel senso di stanchezza e di mancanza di energie. Sono migliorato da questo punto di vista. Oggi invece sento i muscoli fuori uso. Esco per mezz’ora, corsetta leggera per far girare il sangue nelle gambe e favorire il recupero. 6 km in totale a 5’12″/Km di media. Prima di cena 40′ di stretching.
Mercoledì: il cielo é grigio ed é arrivato il freddo. Esco con maniche lunghe e fascia al collo. C’è un po’ di vento. Mi sento stanco ma le gambe sembrano forti. La frequenza cardio resta bassa. La corsa lenta di oggi non é un recupero. Cerco di guadagnare centimetri in avanzamento. Restando il più rilassato possibile cerco di rendere più efficace possibile ogni appoggio. Corro in totale 15 Km a 4’42″/Km di media. Cerco di stare leggero anche domani per lasciare a venerdì l’ultimo allenamento importante. Alla sera, l’ormai abituale mezz’oretta di stretching.
Giovedì: anche oggi corsa lenta e mezzo scarico. In totale 16 Km a 4’41″/Km di media. Velocità un po’ gonfiata da 10 allunghi da 100 metri circa con recupero camminando a cronometro fermo fino a quando scendevo sotto i 100 bpm. Sono meno stanco di ieri, però sentivo le gambe imballate. Per questo ho terminato con gli allunghi. Se oggi avessi dovuto fare un allenamento impegnativo sarebbe stata molto dura. Speriamo di stare meglio domani.
Venerdì: sono determinatissimo a portare a casa questo allenamento di 6×5 Km a 4’20″/Km. Doveva essere fatto una settima fa, ma l’influenza mi ha costretto a ritardarlo. A nove giorni dalla maratona é un po’ rischioso, ma confido di recuperare per bene. Mi serve anche per avere più fiducia nelle mie possibilità. Non sono in formissima, mi sento un po’ legato e poco brillante. Nella prima prova faccio molta fatica a tenere il ritmo prefissato, ma non forzo. So che devo darmi tempo per scaldarmi. Nel finale riesco a recuperare il tempo obiettivo. Ne faccio altre due praticamente identiche. Corro in un circuito da 8 km con due tratti sterrati che sommati danno un totale di circa 1 km. Conosco i punti più lenti dove posso perdere qualche secondo senza affanni e altri dove li recupero. Alla fine della terza prova prendo un gel. Lo digerisco bene, ma più tardi avrò un po’ di bruciore di stomaco che mi suggerirà di non assumere nient’altro. Anche la quarta e quinta prova passano bene, a velocità controllata, ma in quest’ultima comincio a sentire la stanchezza. La frequenza cardiaca media é di 160 bpm, che mi segnala che l’autonomia é quasi finita. Infatti nell’ultima prova sono in difficoltà. I km non passano mai, ho il cardio a 164 bpm di media e termino con la velocità media più lenta: 4’21″/Km. Concludo il 6x5Km @4’19″/Km con recupero di 500m @4’38″/Km. Totlaizzo poco più di 38 km a 4’25″/Km di media, anche se dopo le prove ho fatto un paio di soste per camminare e bere alla fontana. Alla sera mi rilasso con 21′ di stretching.
Domenica: sabato ero stanchissimo, ma domenica non stavo male. Non ho corso al mattino per guardare in tv la maratona di Venezia. Dopo un pranzo in cui ho abbondato coi dolci, ho sentito l’esigenza di uscire a correre per togliermi quel senso di nausea da picco glicemico. Non é stato facile, perchè correre con una digestione complicata in corso é sempre fastidioso, però dopo mezz’ora é passata e sono stato meglio. Ho corso un lento di 11 Km a 4’44″/Km.