Il primo cross stagionale ha confermato la mia buona condizione, per cui mi sono iscritto al cross di Vittorio Veneto con una buona dose di fiducia. Sapevo che il percorso prevedeva delle pendenze e questo poteva scombinare i valori in gioco. Non sapevo se a mio favore o sfavore, perchè non ho mai corso gare brevi con salite. C’è in palio i titoli di campione regionale per le categorie Master.
Venerdì é uscita la lista degli iscritti e subito ho notato l’assenza del favorito nella mia categoria. Cambia poco per me, perchè é presente un suo compagno di squadra comunque fuori dalla mia portata. Però sulla carta posso ambire al podio. Ci sono numerosi iscritti con tempi del mio livello. Mi rendo conto che potrei arrivare secondo come decimo. Valuto due strategie. Quella azzardata prevede di partire forte come a Noventana e poi gestirmi, controllando chi mi rimontava ed eventualmente prendendo a riferimento qualcuno di loro senza lasciarlo scappare troppo. Strategia rischiosa che ho deciso di adottare solo se quella domenica mi sarei sentito bene e avessi voluto provare il tutto per tutto.
Il secondo piano era molto più cauto. Se in riscaldamento mi fossi sentito poco “esplosivo” prevedevo di completare il primo giro con cautela procedere in progressione. Avrei dovuto prendere la decisione al mattino della gara, dopo la ricognizione del percorso.
Domenica, dopo un paio di giri lenti le salite mi hanno intimorito, quindi ho scelto la strategia più attendista. Questo timore, dovuto anche alla poca esperienza su percorsi di questo tipo, mi ha suggerito di completare il riscaldamento senza stancarmi troppo. Forse ho pagato questa mancanza di “attivazione” cardio-respiratoria in gara.
La partenza é più stretta e corta rispetto a domenica. Mi schiero in seconda linea. Grosso errore. Vengo stretto da subito e alla prima curva sono imbottigliato. Per un paio di curve sono quasi costretto a fermarmi e ripartire. Il primo giro é condizionato dal traffico. Peccato. Però poi avevo modo di recuperare. Nei tratti in salita ero abbastanza alla pari con gli altri, nei tratti in discesa guadagnavo posizioni con decisione. Ho effettuato una buona rimonta. Nel confronto con gli altri atleti mi sembra che affrontavo bene i passaggi tecnici, dai quali uscivo veloce e mi preparavano il sorpasso. Solo un tratto non sono riuscito ad affrontare a mio vantaggio. era una curva su un canale di scolo al termine di una breve e ripida discesa. Perdevo la velocità della discesa affossandomi nel canale da cui dovevo risalivo quasi da fermo. Non avevo la forza per saltarlo e quindi dovevo scendere e risalire. Solo questo punto poteva valere quasi 2″ a giro.
Nella discesa finale mi guardo davanti e mi pongo degli obiettivi. Esco veloce e arrivo assieme ai due che mi precedevano. La rilevazione elettronica mi da vincitore dello sprint, ad occhio non ne ero sicuro, visto che la linea di arrivo non era tracciata. Concludo in 24’29”, 34° della batteria e 6° di categoria SM45. Termino a 18″ dal podio. Partendo davanti sicuramente me lo sarei giocato alla pari. Per valutare la mia prestazione ho preso in considerazione 8 atleti che avevano corso anche la domenica precedente e mi erano arrivati davanti. Il mio distacco a Vittorio Veneto é aumentato rispetto a tutti. Escludendo uno di essi che ha aumentato il distacco di soli 8″, tutti gli altri lo hanno aumentato di 32″±6″.
Il giorno dopo la gara non ero quasi per niente stanco. I muscoli non erano indolenziti, quasi come se non fossero reduci da uno sforzo al massimo delle loro possibilità. Eppure in gara la frequenza cardio era elevata e il respiro affannato. Non riuscivo ad accelerare. Ipotizzo che mi sia mancata un po’ di intensità nel riscaldamento. Da verificare nelle prossime occasioni.
In conclusione, il percorso mi é piaciuto, é stata una mattinata divertente. L’allenamento é stato ottimo. Mi é mancata la soddisfazione del podio, ma so di essere competitivo per la mia categoria di età anche su questi percorsi. Mi servirà da esperienza. Le prossime due campestri regionali hanno un tracciato meno tecnico, con lunghi rettilinei. Potrebbero essere più adatti a me. Spero di riuscire a partecipare almeno ad una di esse.