La conca del Piave, tra Feltre e Belluno é un luogo molto spettacolare. Il borgo di Mel é uno dei miei preferiti nella zona. Tra il colle in cui sorge e il piave, in località La Muda, da qualche anno si allestisce un cross davvero molto interessante. Il percorso é collinare, con due salite molto ripide da qualche decina di metri e altrettante discese spaccagambe. Tutto il resto é sempre in dislivello, non ci sono tratti pianeggianti. Il percorso non é molto tecnico, c’è solamente un tornantino. Tuttavia non mai noioso. Non ci sono lunghi rettilinei e il percorso si snoda tra elementi naturali come fossati, siepi, alberi e il cortile di un paio di case. Il terreno domenica era morbido, non ghiacciato, con erba in qualche tratto abbastanza lunga. Sicuramente é la gara più muscolare tra i tre cross che ho corso quest’anno, sia per il fondo che per il dislivello. Il pubblico aveva una buona visuale su quasi tutto il percorso perchè la parte in collina era esposto verso la zona di partenza e arrivo.
Già dal riscaldamento mi sono divertito molto. Il percorso é veramente bello, non ci si annoia mai e alzando la testa il colpo d’occhio sulle dolomiti innevate é davvero bello. La giornata é fresca ma il sole riscalda la pelle. Faccio riscaldamento con maniche lunghe ma senza guanti o berretto. Prendo la decisione di correre solo con la canottiera. Ho il tempo per fare un po’ di andature e poi entro in zona partenza. Mi sento abbastanza bene, anche se non ho la brillantezza dei giorni speciali.
Parto forte per evitar di imbottigliarmi come successo a Vittorio Veneto. Un poco alla volta faccio sfilare chi va troppo forte per me. Mi inserisco in un gruppetto in cui per tutta la gara ci alterniamo. Nei primi giri riesco aprendere forte le discese e recupero qualche posizione. Negli ultimi 2 invece sono molto più stanco e le discese non sono più a mio favore. Il primo giro é il più veloce, il secondo il più lento e gli ultimi due in media.
Ho in mentoe qualche nome da tenere d’occhio per il podio. Uno é Zanella, che vedo davanti a me . Guadagna sempre più, io spero in un buon finale, ma non sarà così. C’è anche qualcuno di Hrobert da tenere d’occhio, ma non lo conosco. Mi superano in diversi e qundi non mi rendo conto della posizione di categoria in cui mi trovo. In ogni caso non faccio tattica. Sono quasi sempre al limite. La mia frequenza caridaca media nella gara sarà di 167 bpm. Molto più elevata delle altre gare. Il buon riscaldamento, il clima tiepido e le difficoltà delle salite mi hanno permesso di erogare uno sforzo molto elevato. Sicuramente é un buon allenamento.
Concludo in 24’12” in ventesima posizione nella batteria e quarto SM45. Il podio era a 10″, ma in una gara di questo tipo é un distacco importante. Non ho idea di come avrei potuto limarlo. Ho avuto la possibilità di restare con questi atleti ma non ci sono riuscito e ho dovuto mollarli.
Con questo terzo cross chuido la mia esperienza invernale con la corsa campestre. Per me é stata una nuova esperienza che mi ha molto divertito e credo anche aiutato nella preparazione. Mi rendo conto che mancano solo 20 giorni al primo vero obiettivo del 2024: la maratonina dei Dogi.