Sapevo che prima o dopo sarei arrivato a questo punto, a lamentarmi del caldo. Fino ad ora, ad essere sinceri, mi é andata meglio del previsto. Marzo é stato piovoso, ha piovuto anche il giorno della mezza maratona, quindi non potevo chiedere di meglio. Fino alla scorsa settimana la temperatura non é stata un grosso problema. Martedì invece ci ho sbattuto contro. Per quanto una persona possa essere motivata, ci sono cose che non si possono sconfiggere, bisogna adeguarsi. Ho voluto correre l’allenamento come se ci fossero 10°C e sono rimasto tramortito. Ho scritto all’allenatore perchè mi sentivo scoraggiato. Due settimane prima avevo corso un allenamento simile con una facilità estrema: non é possibile essere peggiorati così. L’allenatore mi conferma che il motivo é il clado e l’umidità di quel giorno. E’ una buona cosa aver sperimentato questa difficoltà. Servirà come stimolo all’adattamento.
Per questo motivo in questi giorni sto cercando di uscire quando il sole é alto. Venerdì ho fatto un altro allenamento impegnativo, più breve ma più intenso. Ho percepito di nuovo queste difficoltà e ho cercato di gestirle. L’allenamento non mi ha svuotato come 3 giorni prima. Nel defaticamento riuscivo a correre a ritmo lento e avrei potuto aumentare i km, volendo.
Se il giorno della gara dovessero esserci queste condizioni dovrò lasciar perdere i tempi programmatie correre più a sensazione. Altrimenti farò la fine del pollo arrosto come nel 2023. Quando mi sono iscritto alla Padova Marathon sapevo che il clima sarebbe stato un problema. Tuttavia volevo correre una maratona nella prima parte di quest’anno, ma volevo anche aprofittare dei cross di gennaio e febbraio e della Mezza dei Dogi. Fino ad ora sono soddisfatto di questa scelta, perchè ho centrato gli obiettivi. Non é il momento di essere pessimisti. La condizione c’è e le previsioni meteo prevedono un raffrescamento per metà della settimana prossima. Io farò la danza della pioggia, come sempre, in ogni caso non dovrebbe essere molto peggio di così.
Ecco la mia settimana in dettaglio:
Lunedì: esco tardi, verso mezzo giorno. C’è il sole ma si sta bene. E’ un piacere correre, tanto che mi scappa un po’ la gamba e il lento di 13 Km va a 4’27″/Km.
Martedì: ho in programma il ritmo maratona di 20 km, ridotto da 25 inizialmente previsto perchè ho un po’ esagerato con lo scorso lungo. Fin dal riscaldamento zompetto come una capretta, corro sotto i 4’30″/Km e non vedo l’ora di partire. Evito allunghi e andature perchè mi sento già molto attivo. Corro bene e con facilità fino a 10 Km di ritmo gara. C’è caldo umido. Vedo che la FC non sta al suo posto. Anche se l’impegno mi sembra normale, continua a salire. Non rallento ma faccio sempre più fatica. Al km 10 mangio un gel. Sono già a 160 bpm e quindi la digestione é fastidiosa. Mi danno fastidio le gambe. Non é il classico senso di fatica, mi sembra che brucino. Arrivo a 169 bpm nel finale dei 20 km. I muscoli sono a pezzi, mi sento esausto. Cammino per 5 minuti prima di riprendere la strada verso casa con una corsa lenta. Ho preso una cotta coi fiocchi. Porto a casa 20 Km a 4’08″/Km, quello che serviva, ma ad un prezzo non previsto. Con riscaldamento e defaticamento totalizzo 30 km a 4’18″/Km, da cui sono però escluse le soste.
Mercoledì: corro 10 Km a 4’41″/Km di media e dopo il riscaldamento faccio il set completo di andature, per 21′, seguito da 4 allunghi. Le nubi danno una tregua al caldo, oggi si corre bene. Tutto sommato non sto male, visto che ier iho corso 30 km. Alla sera faccio una approfondita seduta di stretching, per 40′.
Giovedì: corro un lento anche oggi, per 13Km. Media di 4’39″/Km. Cerco di uscire tardi in questi giorni, quando il sole é alto, per abituarmi al caldo.
Venerdì: non é una giornata umida, ma ci sono 22°C. Corro due prove da 5 Km, la prima a 3’54″/Km, la seconda a 3’57″/Km. La pausa tra le due prove é di 6′. Dovevano essere 5 ma ho sbagliato a programmare l’allenamento sull’orologio. Non ho difficoltà a quel ritmo, però il caldo mi crea un sacco di difficoltà nel tempo. Cerco di gestirmi, per evitare quello che é successo martedì. Oggi é andata decisamente meglio. Mi sono gestito con più attenzione e forse mi sto un po’ abituando alle temperature.
Sabato: esco alle 15:30, con 28°C e un sole estivo. Prendo il cappello che bagno con l’acqua. L’obiettivo di questa uscita é proprio prendere confidenza con il caldo e provare se il cappello mi da sollievo. Ho intenzione di usarlo come spugna rinfrescante in gara. Il disagio maggiore é dato dallo stomaco pieno in fase di digestione. Il caldo é opprimenti ma si può gestire. Il cappello mi da una mano. Al km 5 faccio una sosta alla fontana. Non voglio affaticarmi una settimana prima della maratona. Mi bagno e prendo fiato. Concludo i 10 km a 4’40″/Km di media.
Domenica: esco alle 10:30, stesso orario dell’ultima ora di gara domenica prossima. Mia figlia Gloria mi segue in bici. Porto con me il cappello anche oggi. Ci sono 4 gradi in meno, il clima é quasi piacevole. Non é il clima ideale, però, rispetto a ieri non sono in difesa. Probabilmente le sensazioni migliori di oggi sono dovute anche allo stomaco libero. In ogni caso questo sole non mi fa più paura come ad inizio settimana. Le previsioni annunciano un raffrescamento durante la settimana. Domenica non si dovrebbe superare i 20°C. Non sarebbe male.