Mi son guardato con calma la maratona di Torino che avevo registrato (risultati e classifica). Qualche spunto di riflessione:

– El Idrissi, il vincitore, ha 25 anni, è di origine marocchina, nel 2008 a Pechino è stato finalista nei 5000. Corre per il CUS Genova, è in Italia da 13 anni e a Gennaio chiederà la cittadinanza italiana. Oliando l’oliabile potrebbe avere il passaporto italiano in tempo per volare a Londra con la maglia azzurra. Gigliotti non se lo è fatto scappare, comincerà ad allenarlo. Avremo qualcuno al livello di Pertile, con 12 anni di meno.

– Gualdi ha fatto una gran gara, d’esperienza. Burifa ha provato il tempone per Londra, crollando nel finale. Bona non ha convinto. Sembra lontano da prospettive sub 2h10′. Però è giovane. Curzi ha deluso.

– Il giovane Simion, trentino, 24 anni, proveniente dall’orienteering, è sceso sotto 2h20′, migliorando di mezzo minuto il suo personale che l’anno scorso a Venezia gli era valso il bronzo dei campionati. Non è soddisfatto, ha patito qualche problema in gara. Buona speranza per il futuro, ma deve ancora mostrare se può valere meno di 2h10′.

– Il grande guru Gigliotti non ne ha azzeccata una. Prima dicendo a metà gara che Burifa aveva già praticamente vinto il Campionato Italiano, poi sostenendo che El Idrissi non aveva nelle gambe un 2h08′.

– E’ trisite vedere che non ci sono atleti che superano il minimo posto dalla federazione per andare alle olimpiadi (2h11’30”). Probabilmente per Pertile si terrà buono il 2h11’57” di Daegu, ottenuto in condizioni non ottimali. Però con la nostra tradizione dovrebbe esserci la fila. Tra le donne, invece, ci sono già 4 atlete che hanno superato il minimo.

Di Abro

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