Sto leggendo il libro di Pizzolato. Molto interessante e molto consistente, come tutto ciò che scrive e dice. Ho iniziato da poco. Le pagine sono così dense che fatico a procedere. Ho capito dove posso migliorare (in maniera generica) la programmazione dei miei allenamenti. Fino ad oggi interpretavo al massimo ogni tipo di allenamento. Che fosse progressivo medio o ripetute cercavo di correrle più forte possibile, credendo che ciò fosse la cosa più utile per la mia forma. Sembra che non sia affatto così. Ogni allenamento ha uno scopo preciso e per raggiungerlo deve essere fatto ad una certa andatura. Altrimenti è un altro tipo di allenamento che serve per qualcosa di diverso da quello che ci si pone come obiettivo.

Faccio un esempio. Ripetute da 1000 m. Ho sempre cercato di farle alla massima velocità possibile che mi permettesse, però, di rispettare il ritmo di recupero e il numero di serie. Questo lavoro, fatto in questo modo, andava a stressare di più la resistenza e capacità lattacida che la potenza aerobica, che come fondista vorrei migliorare. Convinto dalle parole di Orlando ho cercato di metterle in pratica da subito parametrando i tempi con il test eseguito ieri. La serie di ripetute sul Km era prevista proprio per oggi. Mi son posto questo obiettivo: 6 prove, passo di 3’55″/Km, recupero 4’15″/Km.

E’ stato un mezzo disastro.

La prima prova ho tenuto troppo il ritmo per paura di andare troppo forte e ho fatto 3’59″/Km. Ho rallentato per il recupero, poi una presenza femminile a prua mi ha un po’ distratto ed è andata a finire che ho fatto il recupero al ritmo dellaripetuta … Ho cominciato a prendere il ritmo, anche se non riuscivo proprio ad andare piano. Non ho fatto recuperi più lenti di 4’10″/Km. Prima di partire avevo mediato le indicazioni del libro con la necessità di avere un allenamento soddisfacente e gratificante. Per cui avevo pensato che in questi tipi di allenamenti a “ritmo controllato”, l’ultima prova o gli ultimi Km sarebbero stati “liberi”. Mi son lasciato andare perciò quando il Garmin ha dato il via al sesto Km lanciato. Ne è uscito un 3’37″/Km non spinto al massimo. Ho corso il recupero al passo di 3’54″/Km di media, per poi rallentare.

Insomma la finalità dell’allenamento è stata parzialmente centrata. Tuttavia ho corso con facilità 10 Km intervallati al passo medio di 4’/Km. Probabilmente mi hanno dato una mano anche i 10 Km lenti fatti stamattina all’alba. Hanno scaldato i motori per l’allenamento di mezzogiorno. Domani mi attende l’ultimo lavoro tecnico della settimana. Avevo programmato ripetute brevi in salita. Stasera, però, mi leggo la pagina del libro dedicata e vedrò se è meglio sostituirle con qualcos’altro.

Di Abro

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