Per una fortuita combinazione oggi mi si è liberata un’oretta, che aggiunta alla pausa pranzo mi ha dato modo di fare un bel po’ di km. Siccome non avevo voglia di fare conti troppo sofisticati, sono partito dalla considerazione che in due ore, a 4’/Km si potevano fare 30 km. Bene, questa era proprio la settimana del primo lungo. Il clima non era male: 6-8°C e sole oscurato da nubi e nebbia.
Ho mantenuto un passo di 4’10″/Km quasi tutto su sterrato con buona facilità. L’intenzione era di accelerare un po’ negli ultimi km. Tra il km 25 e il km 29 ho mantenuto una media sotto i 4’/Km, poi nell’ultimo km e mezzo ho subito una fitta al fianco destro motlo fastidiosa. Per fortuna l’allenamento era ormai finito. Ogni tanto questo fastidio (dolore intercostale o milza?) mi torna a trovare. Oggi ci poteva stare, ho passato la mattinana guidando, ho fatto un piccolo prelievo in ospedale, ho fatto colazione alle 8 con un croissant troppo dolce …
Un altro evento evento negativo con grossa influenza sull’allenamento è stato l’incontro con un cane husky, o meglio col suo padrone. Passato il km 21 in mezzo al bosco, esco dalla curva su un prato. Vedo davanti a me un cane al fianco del suo padrone. Per evitare problemi mi giro e torno indietro. Troppo tardi. Il cane mi vede e mi punta. Non abbaia e non ringhia, capisco che vuol giocare. Il proprietario mi asicura: “Non preoccuparti, non fa niente!”.
Mi giro nuovamente e mi dirigo verso il proprietario piano piano. Il cane mi gira atorno e ogni tanto punta i miei polpacci. Lo sento addentare i calzini e le scarpe e ogni tanto puntare i denti sulla gamba, senza stringere. Ho passato l’infanzia in mezzo ai cani e so che se fa così non è pericoloso, a meno che non mi faccia prendere dal panico. Penso alle mie figlie: se avessero avuto un’esperienza così credo avrebbero sviluppato una fobia.
Io non ce l’ho con cani. Li trovo ingestibili per cui non ne voglio avere. E non mi piace per niente dover pagare le conseguenze di chi vuol portare il cane con se. Per questo non sopporto cani sciolti senza museruola nei parchi, cani nei ristoranti e negozi. Soprattutto se son cani da 50 Kg che non si riesce a tenere.
Come nel caso che mi è capitato oggi. Il cane continuava a girare intorno e ad attaccare per gioco. Io mi facevo scudo del proprietario, che non era in grado di tranquillizzarlo. Anzi, si stufava e provava a dargli dei calci per allontanarlo, producendo l’effeto contrario a quanto desiderava. Dopo qualche decina di secondi è riuscito ad afferrare il collare e io sono ripartito senza dire una parola. A giudicare dai tempi credo di aver perso un minuto.
L’allenamento è stato più che soddisfacente. Non so se classificarlo come medio o lento. Il passo tenuto è generalmente quello del medio, ma la facilità con cui l’ho mantenuto per due ore e la frequenza cardiaca sempre sotto i 160 bpm (circa 92% della frequenza di soglia). Questi sono stati i 30 km più veloci fatti in allenaento. Se aggiungiamo le gare, solo la Venicemarathon di due mesi fa è stata più veloce di circa 2 minuti. Per quanto riguarda la mezza maratona, di nuovo è stato l’allenamento più veloce. Oltre alVenice 2012 altre 3 gare di 21 km sono state più veloci. Direi che è un’ottima prova di efficienza fisica.
Spero che questo lungo ad inizio settimana non influenzi troppo il resto del programma pre-natalizio.