Correre per un’ora senza soffrire particolari disturbi è senz’altro il primo importante passo. Il ritmo è molto lento, ma per ora non importa. La tentazioine di accelerare il passo ha provocato più regressioni, dell’aumento della durata della corsa. Correndo per un’ora ho la possibilità di raggiungere il bosco di Mestre, di mettere i piedi nello sterrato, avere il tempo di scaldarmi e sudare, oltre che poter vedere nascere il sole sulla laguna. Insomma gratificante a prescindere dagli obiettivi agonistici.
Dopo 6 sedute di fisioterapia qualche miglioramento era senz’altro atteso. Stavo quasi per perdere fiducia in questo programma di riabilitazione, dimenticando, però, che le due occasioni in cui si è riacutizzato il dolore sono duvute alla troppa fretta da parte mia. I miei propositi per ora sono: non fare allenamenti in giorni consecutivi, non tenere una velocità che provoca dolore, anche leggero (nel dubbio, rallenta!).
La corsa di oggi è stata senza dubbio allenante. Oltre al livello della frequenza cardiaca che si vede nel grafico seguente, ho percepito la stanchezza sulle gambe, da due mesi non abitate a correre per 60 minuti.