Ritorno dentro ad un programma di allenamento, finalmente. Non sono fatto per l’allenamento anarchico. Mi sento a mio agio tra paletti, con la libertà di stare più o meno in linea, senza costrizioni, però con una traccia della “retta via”.
Ho ripreso il programma che avevo fatto quando pensavo di guarire in 30 giorni. Sono in ritardo di due settimane e per di più non ho fatto il mese di sola corsa lenta che avevo in programma. Pazienza. La maratona primaverile sarà un test di rientro alle competizioni e non la rivincita del forfait di Venezia, come speravo. A proposito di maratona primaverile, è sempre più probabile che tocchi a Treviso. Sarebbe l’11cesima in 11 edizioni.
Ho scelto anche una mezza maratona non competitiva che servirà da test: la Sant’Agata Run, a Vedelago, vicino a casa, il giorno 27 dicembre. Per quella data dovrei aver superato il down atletico del Natale ed essere a buon punto con la preparazione.
Ieri ho corso solo al mattino. 14 km a 4’42″/Km di media proprio mentre stava nascendo il mio primo nipotino. Ho accolto questa bella novità dopo la doccia quando ho guardato il telefono. Il mio stato d’animo era già sereno e felice per la splendida alba cui avevo assistito.
Oggi, dopo un preriscaldamento di 3 km + stretching alle 7 del mattino, sono uscito in pausa pranzo. Ho provato le ripetute, 3 mesi e 3 giorni dopo quelle da 1 km che mi hanno fermato. Ne ho fatto 8, da 300 metri, poi ho smesso perchè cominciavo a sentire le zone fibrotiche del gluteo che contrarsi. Ho proseguito con un bel medio.
Miglioro, molto lentamente, ma miglioro.