Ho voglia di farla finita col periodo di transizione e recupero dopo la maratona di Treviso. E’ durato fin troppo per le mie abitudini. Ho bisogno di un obiettivo. L’obiettivo è la Bavisela, la mezza di Trieste del 4 maggio. Se poi anticiperò di 7 giorni a Padova non importa. L’importante e far finta che sia definitivo.
Certamente sarebbe auspicabile avere qualche “conforto ematico”. Un medico alla visita per il certificato per l’attività agonistica mi ha consigliato una cura di sali. Quindi … Polase per 10 giorni olte al ferro che già assumevo. Spero che oltre al potassio anche l’emoglobina ritorni a valori accettabili.
Fissato l’obiettivo devo buttare giù il programma. Ancora la tabellina è vuota. Non avendo niente in agenda, quindi, anche oggi mi sono lasciato prendere dalla volgia di strafare e sono partito per un 10 km a tutta. Dopo 3 giorni senza corsa, però, avevo le gambe legate e ci ho messo un po’ ad ingranare. Dopo i primi 2 km di riscaldamento ne ho fatto 7 al passo medio di 3’46″/Km. Ho speso molto e a quel punto cominciavo ad essere stanco e a rallentare. La scarpa destra mi solleva dalla sofferenza sciogliendo il laccio. Mi fermo per assicurarlo per bene e riparto trotterellando a ritmo blando fino alla fine dei miei 11 km. Da mettere via un interessante 5 km in 18’42”.
Da domani devo fare sul serio. Meglio sfruttare il mattino più che posso, visto che ormai a mezzogiorno si suda alla grande.