Arrivo all’appuntamento con molte speranze e poca fiducia. A marzo sono uscito benissimo dalla maratona. Dopo 20 giorni la donazione Avis e un virus intestinale mi debilitano per un mesetto. I riscontri cronometrici degli ultimi 15 giorni non sono esaltanti. Ho fatto un test di 10 km a 3’46″/Km di media e, ultimamente, ripetute sui 3 Km a 3’50″/Km. Forse ho patito anche l’arrivo del caldo. In ogni caso non sono nelle condizioni di esprimermi al massimo. Il peso è di 2 kg maggiore rispetto a novembre 2012. Il gluteo mi continua a fare male ma mi permette di allenarmi. La motivazione è elevata, ho tanta voglia di buttare sull’asfalto tutto quello che ho, tanto o poco che sia.
Percorso e condizioni
Si parte da Duino a 60 metri di altezza. Dopo un km di saliscendi, cominciano 2 km abbondanti di salita abbastanza regolare al 2,2%. A sistiana si ritorna nella strada costiera. Si scende per 11.6 km circa, con una pendenza media inferiore all’1%. Solo in un tratto finale di 2-300 metri la discesa è un po’ più ripida. Il dislivello totale è stato di circa 60 metri.
Il clima per la stagione è buono. 15.3°C alla partenza e quasi 2 gradi in più all’arrivo all’arrivo. Il vento è stato costantemente contrario, tranne un tratto attorno al km 4 quando si faceva un curvone per tornare nella statale costiera. L’intensità non era eccessiva. C’è stata una bella folata nei primi 2 km e una verso la fine. L’aria era secca. Non erano propriamente condizioni ottimali ma non ci si poteva lamentare.
La sede stradale è ottima, rompletamente asfaltata, poche curve. Per gli ultimi 7 km si corre a fianco della non competitiva della Family Run. E’ garantito un bel incitamento proprio nel momento più critico. La zona di partenza è molto stretta e partire indietro è molto penalizzante.
Partenza e salita
Alla partenza seguo la folla. Si cerca un ritmo elevato per sgranarsi un po’ e per raggiungere il gruppetto giusto. Rallento progressivamente fino ad oltre il km 3. Scollino con un comodo passo di oltre 4’/Km. Ho affrontato la parte iniziale in salita con molta cautela e questo mi ha avvantagiato nel finale. Il passo medio di questo primo tratto è di 3’51″/Km. La frequenza cardiaca è salita progressivamente fino ad oltre 173 bpm
Discesa
Affronto la discesa con un gruppetto di tre persone e subito portiamo il ritmo attorno a 3’40″/Km. La strada è ampia. Scelgo di tagliare le curve, mentre i miei due compagni per evitare il vento scelgono di stare sempre dal lato della montagna. Raggiungiamo altri due atleti. Più passano i km più mi sento bene. Per i primi 8 km di discesa tengo un passo medio di 3’42″/Km a 172 bpm. Negli ultimi 2 km di discesa, quando lascio il gruppo per andare a prendere Enoch tengo un passo medio di 3’31″/Km, con punte di 3’25″/Km nei tratti più ripidi in discesa. La frequenza cardiaca resta a 172.5 bpm. Forse più che accelerare io hanno rallentato gli altri.
Pianura e Arrivo
Nei primi 4 km di pianura sono leggermente più lento della discesa (3’42″/Km) ma sono abbastanza al limite (176 bpm). A 3 km dall’arrivo pur rallentando mi ritrovo solo (la fatica si fa sentire per tutti). Faccio i 1500 più duri della gara (3’47″/Km di media e 178 bpm). Dev’essere stato il trattocon le folate di vento. Superato il cartello dei 19 km riprendo una buona progressione. 3’41″/Km il passo medio degli ultimi 2 Km. Bello dopo una mezza maratona arrivare sul traguardo a 3’30″/Km. Speravo di raggiungere un ragazzo davanti a me che vedevo ogni tanto, ma anche lui deve aver chiuso davvero molto forte.
Statistiche
Tempo di gara: 1h18’39”
Real Time: 1h18’31”
Miglior 10 Miglia: 59’11” (a partire dal km 7)
Miglior 10.000: 36’29” (a partire dal km 7)
Non considero le distanze minori per l’incidenza che ha la discesa. Il tempo della mezza maratona è il mio migliore nelle gare ufficiali. E’ peggiore di 23″ solo di un allenamento del 25 gennaio 2013. 5 ripetute da 4 Km davvero memorabili. Le 10 miglia (parziali) sono il mio terzo tempo e 1 10 km sono il mio 10° miglior tempo
Confronto con il precedente PB
L’11 novembre 2012 a Paese pioveva e c’era vento. Domenica a Trieste era caldo e ventoso. A Paese a parte un tratto sterrato il percorso era molto veloce, piatto e senza curve strette. I due eventi sono confrontabili. Dal grafico di seguito si vede come a Trieste abbia pagato molto la parte iniziale. A metà gara sono stato ricompensato nel tratto di discesa. Ho fatto un finale di gran lunga migliore a Trieste, forse perchè non ho esagerato nel tratto iniziale
Nel grafico di seguito si vede dove ho accumulato il vantaggio. Fino al km 10 ho continuato a perdere tempo, fino a sfiorare il minuto di ritardo. Dopo ho guadagnato in tutti i km. A Paese ero partito troppo veloce e ho pagato il finale. A Trieste, al contrario, son partito cauto e ho terminato in crescendo. Ho recuperato 60″ in 8 km e al km 18 ero in vantaggio. L’ho incrementato a poco a poco e ho terminato con una decina di secondi.
Ottima analisi! Se devo dire la mia, visti anche i tempi fatti da altri atleti, credo che i 60metri di dislivello aiutino un pò permettendo di correre ad un ritmo più elevato. Me ne accorgo ogni volta che corro con gli altri amici lungo lo stradone del montello (che in verità presenta pendenze ancora più lievi). All’andata in lieve salita corriamo a 4’/4’0’5 al ritorno andiamo facilmente sotto i 4′ mantenendo lo stesso impegno. Prossima gara corri treviso?
La discesa sicuramente avvantaggia, ma può tradire, bisogna interpretarla bene. Essendo così lunga il cambio di pendenza degli ultimi 7 km è devastante. A Trieste negli ultimi km ci sono spesso sorprese perchè chi spinge in discesa poi inevitabilmente paga.
A spanne la discesa dovrebbe avere avvantaggiare di 5″/Km, quindi in totale 1 minuto. Il tratto in salita dovrebbe far perdere15-20″. Quindi il percorso credo avvantaggi di 30-40″. Se fai il matto in discesa invece scoppi in pianura.
Alla fine della discesa avevo un gruppetto 10 metri dietro di me. Sono arrivati molto sgranati e una di questi ha perso 3 minuti in 7 Km …
Credo proprio sarò a Treviso. Ciao!