Mi da un’enorme soddisfazione concludere una maratona in rimonta, stanco ma non stravolto, con il risultato che mi aspettavo, senza crisi e con una condotta attenta e intelligente. Mi spiace se sembro mancare di modestia, ma sono molto critivo con me stesso quando sbaglio una mossa. Quando invece fortuna e intuito portano buoni risultati credo sia giusto rallegrarsene.
La giornata comincia bene, per fortuna non c’è il caldo del giorno prima. In riscaldamento sento le gambe un po’ pigre, però per la prima volta dopo tanti anni non mi sembra di accusare doloretti fisici alla schiena o alle anche. Sono molto ottimista.
Incrocio Pertile e La Rosa in riscaldamento. Sempre bello vedere questi campioni mescolarsi agli amatori qualunque.
In partenza resto imbottigliato, come spesso mi accade. Poco male, faccio comunque un primo km a 3’54”, grazie ai matti che partono a razzo. I primi Km mi servono per trovare il mio ritmo e possibilmente un gruppetto. Mi aggrego ad un gruppone in cui riconosco Daniele Cesconetto. Prendo posizione in testa, dove vedo Claudia Gelsomino che é guidata da Andrea Rigo. Prendono il passo di 3’50″/Km circa. Il grosso del gruppo rallenta e restiamo in 5. Di questi uno poi rallenta, uno accelera e va avanti solitario (lo riprenderò al km 32). Mi ritrovo da solo a seguire la campionessa italiana di Maratona (Claudia Gelsomino) e Andrea Rigo, un tipo capace di 2h30′ ma che oggi fa il pacer per Claudia. Davvero un’ottima compagnia.
Il rimto é ideale fino al km 14. Media di 3’51″/Km, frequenza cardiaca a 162 bpm abbastanza costante. Dopo Ponte della Priula il ritmo cala abbastanza vistosamente. Vado davanti per un km perchè mi sembra di andare molto piano. I due dopo questo momento di rallentamento mi riprendono e mi accodo nuovamete. Il vento non é fortissimo ma abbastanza fastidioso e tendenzialmente contrario. Meglio stare coperti. Facciamo 15 km a 3’54″/Km di media. Sento di poter tenere i 3’50″/Km, però non da solo al vento. Non voglio ripetere l’errore dello scorso autunno alla maratona di Venezia. Devo essere paziente e aspettare. Decido di assumere un gel dopo la mezza maratona e provare a aumentare il passo dal km 25, in modo da avere un quarto d’ora di ritmo basso per facilitare l’assimilazione e non avere problemi di digestione.
Passo la mezza in 1h22′. Intermedio positivo anche se non eccezzionale. Comincio ad allungare poco dopo il km 24, quando c’è un nuovo rallentamento per un malanno fisico di Andrea. Mi metto davanti per dare un cambio ma mi accorgo che rinunciano da subito a starmi dietro. A quel punto vado con il mio ritmo. Sono davvero stato molto fortunato a trovare questi due grandi atleti sulla mia strada. Fino a quel momento cercavo di rilassare le spalle e tenere un angolo ampio col gomito. Una volta rimasto solo ho cercato di concentrarmi anche sulla falcata, cercando di dare la massima ampiezza senza sforzo.
Faccio 4 km in progressione fino a 3’46″/Km al km 28, poi sento un po’ il vento e rallento progressivamente fino a 6″ in 4 km. Faccio una curva, cambia il vento e faccio 2 km a 3’43″/Km. Ho un gruppetto davanti e loro sono il mio obiettivo. Una volta raggiunti ho un calo dovuto a più fattori: non ho nessuno di fronte, c’è poca gente in strada e sento arrivare tutta la stanchezza. Faccio i tre km più lenti della gara a 4’/Km tondi tondi. In centro a Treviso vedo due atleti in grossa crisi e riprendo a cercare un buon ritmo. Li supero dimostrandomi che con le giuste motivazioni potrei ancora spendere qualcosa in più. Gli ultmi 500 metri sono un bagno di folla. L’arrivo é nascosto dietro l’ultima curva, dopo un breve rettilineo. Girato l’angolo vedo l’arrivo di Paolo Bravi (un nazionale di ultramaratona) e vedo mancare pochi secondi allo scoccare delle 2h44′. Due importanti obiettivi a 20″ davanti a me. Avendolo saputo 5 Km prima si poteva pendare un finale diverso, ma va bene così. Tempo ufficiale finale: 2h44’08”. Primato personale migliorato di 3 minuti e mezzo.
Le statistiche: 23° maratona, 12° a Treviso, sesta volta consecutiva sotto le 3 ore, miglior risultato personale.
Sono molto soddisfatto per la giornata, ho dimostrato di valere quello che i test mi suggerivano e di poter ambire a qualche piccolo miglioramento ancora. Questo é solo un altro passo in vanti ….
Ancora complimenti, ero curioso di leggere la tua disamina di questa Maratona. E comunque rallegrarti per questo risultato credo che sia il minimo. Ti saluto di nuovo e ” Ad maiora”.
Grazie!