Se non avessi la possibilità di allenarmi di giorno, probabilmente, la passione per la corsa mi sarebbe già passata. Correre di sera, dopo cena, in inverno, al buio, in un percorso semi cittadino non mi da grosse soddisfazioni. Forse è la stanchezza accumulata durante la giornata, forse lo stomaco impegnato nella digestione del pasto più sostanzioso della giornata, forse il freddo, o la brevità del percorso da ripetere più volte o forse il fatto di essermi già allenato 8 ore prima, senza trascurare il fatto che sono sempre solo. Mi sembra di avere un ritmo di quasi 30″ al km inferiore di quanto riesco a tentere durante la giornata, a parità di sforzo. Devo coprirmi di più, di notte. Non è freddissimo, attualmente la temperatura è sopra lo zero. Tuttavia uscire al buio mi da un senso di freddo maggiore rispetto ad uscire di giorno. Così finisce che mi copro di più e poi, immancabilmente sudo e mi inzuppo. Quando torno a casa, devo cambiarmi con cautela e mettere ad asciugare i capi bagnati e sporchi prima di gettarli nel bidone della roba sporca. Il tutto ovviamente in silenzio. Appunto per il futuro: se invento un tessuto multistrato che tiene caldo il corpo e lascia traspirare la pelle lo chiamo Cipollex. Bello, no?
Ieri ho fatto fatica a superare i 9 km, a 4:45 di media.
Oggi, a pranzo, in compagnia, progressivo da 6 fino 4’7″/Km, per poi terminare sui consueti 8 km. La tosse ed il raffreddore diminuiscono di intensit. Molto lentamente.

Di Abro

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