Questa settimana é stata un mezzo scarico. L’aumento della temperatura mi ha portato a diminuire il chilometraggio. Non ho voluto rinunciare agli stimoli veloci, visto che ormai c’è poco spazio per manovre di recupero …
Per questo motivo ho dovuto “accontentarmi” di qualche seduta di recupero in più, che mi permettesse di ricaricarmi abbastanza per sostenere stimoli qualitativamente elevati. Questa settimana ho “debuttato” con le Skechers Go Run. Quando si dice una scarpa minimale! Davvero comode. Ottime per chi non ha la necessità di supporti al piede. A differenza delle Go Run Ride, che uso per la corsa lenta, non hanno il supporto al centro del piede, come richiede qualche seduta di adattamento.
La mia settimana é passata così:
Lunedì: approfitto del buon stato per fare subito ad inizio di settimana un allenamento bello tosto. Non é caldisimo ma c’è molto sole e patisco la sete. Faccio 4x4Km al passo medio di gara (3’46″/Km). Non posso fare la quinta ripetuta per un impegno di lavoro nel pomeriggio, avrei comunque avuto grosse difficoltà nel portarla a termine. Avevo la gola secchissima.
Martedì: tipica afa che precede l’arrivo di un temporale. Faccio 15 Km di medio a 3’55″/Km. Uso per la prima volta le Skechers Go Run che userò in gara. Buone sensazioni. La difficoltà arriva dal clima.
Mercoledì: esco al mattino per 21 Km di corsa lenta. A pranzo faccio un po’ di esercizi. Mi sento molto molto stanco.
Giovedì: al mattino vorrei provare i 10 Km di corsa veloce in programma, ma dopo un buon riscaldamento non mi sento ancora pronto. Parto lo stesso ma desisto dopo qualche centinaia di metri. Non mi sento le forze. Porto a casa comunque 16 Km di corsa lenta. Ci riprovo a pranzo. Faccio solo due km di riscaldamento, non voglio cucinarmi con questo caldo. Parto a tutta cercando di tenere il più possibile. Se cedo prima dei dieci pazienza, ma quei km che riuscirò a fare li voglio correre al massimo. La gambe fanno fatica e urlano pietà. Ho grosse difficoltà con la respirazione. Alla fine faccio un diecimila in 36’55”, passo medio di 3’42″/Km, che non sarà un gran che ma in questo momento é più che soddisfacente. Guardando indietro non ho trovato altri miei diecimila così veloci nel mese di settembre.
Strano vredere come non riesca a tenere i 180 passi per minuto neanche nella corsa veloce.
Venerdì: nei 54′ che ho a disposizione vorrei fare un esperimento: 4 Km di riscaldamento, poi corsa lenta per 4 Km fatti cercando di accorciare il passo e aumentare la frequenza e altri 4 con andatura “normale”. L’intento é di mantenere costante la velocità. Mi é venuta la curiosità di capire se il io stile di corsa é quello realmente più economico o se la ricerca della velocità mi ha portato a privilegiare solo certi aspetti del gesto
Quando sto quasi per concludere i 4 km con cadenza acclerata sento un fastidio appena sopra il ginocchio in zona mediale della coscia. Sembra una contrattura che pulsa ogni 4-5 secondi. Mi fermo cerco di sciogliere con le dita e poi riparto. Purtroppo continua questo fastidio. Temendo che mi parta una contrattura seria, tipo smagliatura delle calze (ebbene si, nella mia vita ho indossato anche dei collant … ), me ne torno in spogliatoio il più lentamente possibile. Meglio non rischiare niente. Per quel che ho potuto vedere, al passo medio di 4’15″/Km (150 bpm medi) cercando di tenere la cadenza più elevata possibile, riuscivo a fare 172 passi per minuto, con un tempo di contatto al suolo stimato in 206 ms e una lunghezza media della falcata di circa 140 cm. Una corsa decisamente poco agile.