E’ difficile esprimere un giudizio del mio 2017 podistico. Se dovessi riassumerlo tutto in una parola, questa sarebbe “sorpresa“. I risultati sono buoni ma francamente deludenti rispetto le aspettative. La storia che c’è dietro ai numeri e alle classifiche, però, mi fa considerare i risultati in modo diverso. I problemi di salute (non di infortuni, di Salute) hanno profondamente condizionato tutta l’annata. Per settimane ho convissuto con la possibilità di non poter più praticare sport in futuro. Mi sono reso conto che lamentarsi per una gara non andata nel modo migliore o un allenamento sottotono, in fin dei conti, é un privilegio.
Per fortuna il mio problema era risolvibile e a fine anno é stato risolto. Ora sono ancora in fase di convalescenza ma la strada é in discesa. Per questi motivi mi ritengo fortunato e archivio il mio 2017 con un segno “+”. Se questa valutazione sorprende potrei rispondere che i guai capitano, non si possono sempre evitare. Quando é possibile una soluzione e lasciano un insegnamento non sono del tutto negativi.
Nel 2017 sono tornato al chilometraggio del 2014/2015 abbassando la velocità media. Il rallentamento era in programma, la diminuzione di km per niente.
Mai come quest’anno i miei obiettivi sono incerti e il programma tutto da fare. Restano fissate le due maratone (Treviso e Venezia). Alla prima aprteciperò con lo scopo di arrivare al traguardo per la quindicesima volta. Alla seconda vedremo. Fino ai primi di marzo i miei allenamenti non saranno particolarmente impegnativi, per questo potrei pensare a spostare il periodo di forma verso la tarda primavera e l’estate puntando a gare più brevi. L’importante però é chiudere del tutto la parentesi del 2017 e fare in modo che le uniche cose che mi preoccupano siano la fatica e la velocità più lenta di quello che vorrei 🙂