Settimana faticosa e calda, ma con buone soddisfazioni. E’ stato divertente finalizzare i 92 Km settimanali con una corsa non competitiva tra amici alla domenica. Il fisico risponde bene e mi sembra che gli allenamenti diano frutto. Aspetto però che arrivi il fresco. Mi accontenterei che a mezzogiorno le massime stessero sotto i 30°C, o almeno non fosse umido. Sembra, però, che dovrò attendere come minimo settembre.
Ecco la mia settimana:
Lunedì: mi sveglio tardi, ma non voglio rimandare il “lavoraccio” di oggi. Dopo quasi 5 km di riscaldamento (brutta digestione stanotte!) arrivo al cavalcavia e comincio le salite in allungo. Non cerco velocità e frequenza, cerco di spingere bene e avanzare col bacino. Mi sento abbastanza agile, ma i piedi affondano, mi sembra abbiano poca forza. Completo le 15 prove alla media di 3’17″/Km. Torno con 5 Km per trasformare il lavoro lattacido. Mi viene una buona media (3’58″/Km). Tutto sommato in crescita rispetto alla scorsa settimana.
All’ora di pranzo vado allo stadio per 25′ di andature. Oggi evito i balzi sulle gradinate. Non vorrei forzare troppo le ginocchia. Anche il ritorno é abbastanza tranquillo, rispetto al medio di 7 giorni fa.
Dopo cena ho il tempo per una sessione di stretching e per un auto-massaggio col foam roller.
Martedì: al mattino ho le gambe molto indolenzite. Gli allunghi di ieri si fanno sentire. La corsa però mi viene agile e veloce. Quindi decido che ha senso forzare e correre sulla stanchezza. L’importante é correre come si deve e non trascinarsi avanti.Soffro per quasi tutti i 100 minuti di corsa ma il crono mi da soddisfazioni: 22 Km alla media di 4’19″/Km, con una discreta progressione nella seconda metà (ultimi 12Km a 4’13″/Km).
A pranzo sono previsti oltre 30°C. Non mi sembra così caldo. Faccio 40′ di stretching steso sull’erba all’ombra. Aggiungo qualche esercizio per le braccia (piegamenti e dip sulla panca). Non eseguo i soliti esercizi di potenziamento, perchè sento le gambe molto stanche e non vorrei sovraccaricare.
Alla sera faccio un bel bagno freddo. Mi rilasso mezz’oretta leggendo un libro con le gambe a mollo, sarà per questo o altri motivi ma il giorno dopo starò decisamente meglio.
Mercoledì: dormo poco alla notte, in compenso alle 6 sono bello pimpante. Ho il tempo per completare un bel giro da 26 Km, con una media in progressione di 4’24″/Km. Oggi mi sentivo in grado di fare un buon lungo da 30 Km, ma voglio continuare in progressione, senza esagerare. E’ vero non correrò per qualche giorno ma vorrei mantenere un po’ di freschezza nel caso riesca a fare una gara da 10 km domenica prossima.
A pranzo mi stendo all’obra degli alberi per una bella sessione di stretching e potenziamento generale. Lascio perder le braccia che ho coinvolto ieri per aggiungere qualche esercizio pliometrico e di forza per i piedi. C’è molta afa, anche se il cielo é spesso coperto sudo molto e fatico a respirare.
Domenica: marcia non competitiva a Marano di Mira (VE). Bella domenica, in compagnia di amici. Non mi sono alimentato bene negli ultimi giorni. Mi sento pesante e gonfio, però la corsa é discreta. Ho avuto tempo di recuperare i 70 Km in 3 giorni e non mi sento stanco. Partiamo con un ritmo in progressione. Al Km 2 c’è già Enrico con qualche metro di vantaggio su Alessio. Non me la sento di forzare per tenere la loro andatura. Resto nel gruppo e poco dopo, quando torniamo sull’argine e l’andatura cala notevolemnte, prendo il comando. Al Km 3 mi trovo già solo. Vedo davanti i due, anche loro distaziati.
Il distacco mi appare comabile solo in caso di grosse crisi da parte di qualcuno. Potrebbe anche succedere, vista la temperatura e l’afa. Però devo stare anche attendo che a fare la fine del pollo non sia io. Cerco di mantenere un buon ritmo senza forzare troppo. L’idea era di stare sotto ai 4’/Km, ma vedo che mi viene facile i 3’50″/Km. Non avevo molte motivazioni per aumentare il ritmo: per tutta la gara le posizioni apparivano congelate e non c’erano gruppetti a cui “agganciarsi”. Visto anche il disagio di correre con questo caldo-umido, non c’erano motivi per affaticarmi troppo e mettere in dubbio l’allenamento del giorno dopo.
Termino la gara con un passo medio di 3’52″/Km. Lo scorso anno corsi leggermente piì velce (3’50″/Km), in condizioni decisamente migliori (15°C contro 23°C, temperatura di rugiada di 10,1°C contro 19,1°C). Come non c’era confronto nelle condizioni meteo, non ce n’era neanche nelle condizioni all’arrivo. Domenica ho accumulato altri km correndo nuovamente un piccolo tratto del percorso a ritmo lento in progressione. L’anno scorso non ero in condizione di continuare a correre e mi stesi a trerra subito all’arrivo. Per questo sono abbastanza soddisfatto della mia ttuale condizione.