Non sono riuscito a correre fino a metà settimana. La preoccupazione di peggiorare la situazione si è aggiunta al dolore che comunque non mi avrebbe permesso di correre bene. Mi é venuto pure il timore che la caviglia si fosse spostata nuovamente in posizione errata. Mercoledì ho corso 7 Km sugli argini dello Zero, fondo erboso battuto. Non é stato facilissimo, sono stato ad un passo dal tornare dopo un km. Ho voluto forzare perchè al pomeriggio avevo l’appuntamento per la terapia.
In questa occasione il trattamento della gamba é stata molto meno dolorosa dello scorsa settimana. Il fisioterapista ha eseguito nuovamente la manovra di sblocco, ma ha trovato tutto negativo. Quindi la caviglia é a posto, tuttavia sembra che ci voglia più tempo del previsto a riabituarla al movimento ortodosso. E’ come se alcune strutture della caviglia dovessere imparare nuovamente a correre. Mi fanno male sempre i legamenti attorno al malleolo esterno e i tendini dei peronieri dietro allo stesso malleolo.
Venerdì ho fatto una bella tirata in bici. Dopo un paio di uscite ho fatto gli adattamenti che mi servono per godermi lo sforzo sulle due ruote. La mia settimana quindi somma 30 km in bici, quasi 8 di corsa e 3h30′ di stretching e potenziamento. Le sensazioni sono di un leggero miglioramento, anche se continuo ad aver bisogno di giorni di “riposo” dopo una corsa.
Finalmente ho avuto risposta da Trevisomarathon. Sono iscritto. Continuo a non veder pubblicizzato l’evento, confido che non ci siano sorprese dell’ultimo minuto. In ogni caso per me sarà solo una presenza per onor di firma.
Altre punti da mettere a verbale: peso in malora, in deriva irrimediabile. Ottimi spunti, invece, dalla lettura del famoso libro di Richard Balgrove “Strength & conditioning for endurance running“. E’ il libro che stavo cercando da tanto tempo.