Questa settimana ho guadagnato qualche km e una uscita di corsa in più. Si sale con le scale e si scende con l’ascensore, diceva quello. Bisogna anche passare per giornate in cui sembra di stare peggio di ieri. Il dolore più persistente é sul retro del malleolo, più o meno dovrebbe interessare i legamenti tibio-peroneali. Dopo le uscite di corsa, però, noto che il dolore si sposta in vari punti della caviglia. Lo prendo come una cosa positiva.
La settimana é inziata con una corsa nella nebbia lungo il fiume zero. Sterrato umido, il polpaccio destro ancora soffre la fatica. Correre sull’erba mi provoca meno dolore. Martedì ho l’opportunità di uscire a pranzo e ne aprofitto per una bella uscta di un paio di ore in bici. Sfrutto questo piccolo gioiello della Ciclabile Treviso-Ostiglia per raggiungere Camposampiero. Non avevo mai visto il centro, con Castello e prigione Asburgica. Nel ritorno mi viene un crampo al polpaccio destro (sempre lui). Mi passa un po’ ma sono molto stanco e calo il ritmo. Mi piacciono questi giri lunghi. Mi piace pedalare agile. Da ragazzo vedevo Gianni Bugno spingere rapporti durissimi e tutti dicevano “che classe!”. Al giorno d’oggi si vede Froome frullare le gambe come un cartone animato. Come cambiano i tempi
Mi sono divertito. La giornata é nuvolosa, per fortuna il sole é uscito tardi perchè nel pomeriggio fa molto caldo. Alla sera faccio un po’ di stretching per alleviare la stanchezza.
Mercoledì esco col gruppo di colleghi per un giretto. 8 Km lenti. Sarà la stanchezza ma la caviglia mi duole abbastanza.
Giovedì c’è l’allenamento collettivo con il nostro tecnico. Mi sono svegliato con più fastidi del previsto e mi sono preoccupato. Avevo la speranza che fosse colpa degli squat con le mie figlie in braccio e non della corsa. Siamo una trentina. Gran bel gruppo! Dopo il riscaldamento e qualche esercizio facciamo un 10×300 con recupero di 1′ da fermi. Li faccio in progressione. Se corro nell’erba (molto morbida) fuori dal percorso la caviglia mi fa meno male. Sono abbastanza soddisfatto. Le buone sensazioni scacciando la malinconia del mattino.
Venerdì sono uscito in bici. Volevo fare un’ora intensa e veloce, ma non avevo molta gamba. Ero abbastanza stanco.
L’umore va su è giù, tra speranza e preoccupazione.